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"BOLI? NO GAVEMO."


Traduzione del titolo per i non Triestini:
"Le serve una marca da bollo? Mi spiace, ma non forniamo questo servizio".
Anche se sull'insegna esterna...

Succede che un lunedì mattina, a Trieste, a un tizio (che sarei io) serva una marca da bollo. Niente di più semplice, si penserà: vai nel primo tabaccaio che ti capita e la comperi. Altrove magari è così. Ma non nel capoluogo della Regione Friuli Venezia Giulia. Ecco perché.

Ore 8.30, primo tabaccaio, zona periferica. "Si, ma deve aspettare un attimo". L'attimo diventa 10 minuti abbondanti. La macchinetta che elabora la marca da bollo non stampa, non si collega, non sputa fuori niente. "Non funziona, mi spiace" è la sentenza finale. Grazie lo stesso.

Ore 8.45, altro tabaccaio: chiuso per ferie. Ok, è il 20 agosto, ci sta.

Ore 8.55, insegna come da foto. È anche un bar. Pubblicità e schedine di tutte le lotterie esistenti tappezzano l'angolo dedicato alle giocate. E al servizio di marche da bollo. Ma subito la risposta spegne la speranza. "Boli? No gavemo." Il nervosismo aumenta.

Ore 9.05, tabaccaio con giornali. Signore gentile, ma risposta inappellabile. Avete indovinato, sempre la stessa: niente bolli. A quel punto chiedo che ci sta a fare un'insegna esterna con scritto "Valori bollati" se poi il negozio non li fornisce. "Non lo so nemmeno io", risponde il signore. Che però, forse accortosi dell'involontaria comicità, si affretta ad aggiungere "Abbiamo chiesto da tempo che ci attivino il servizio, stiamo ancora aspettando". Vabbè. Se non altro, il suo collega mi spiega dove trovare una rivendita che "sicuramente li ha". Ringrazio e riparto.

Ore 9.15. Ormai ho battuto tutta la periferia sud-est di Trieste. Entro dove mi è stato consigliato. Formulo la richiesta, con la cautela con cui si chiederebbe di acquistare una sciarpa di lana in un negozio di Lignano ad agosto e, miracolo! Il gestore non batte ciglio, digita l'importo sulla macchinetta e consegna in pochi secondi l'agognato e costoso adesivo.

Ora, senza colpevolizzare nessuno, posto che ognuno avrà avuto (immagino) le proprie ragioni, rimane l'interrogativo di base. Perché viene fornita a questi rivenditori l'insegna esterna indicante la possibilità di acquistare valori bollati quando, invece, non li forniscono?
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