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TRIESTE TURISTICA: SI CRESCE ANCORA! IN ESCLUSIVA I DATI DEI PRIMI 4 MESI DEL 2011.

Un trend costantemente positivo negli ultimi 5 anni, che si conferma anche nei dati che interessano l'ultimo periodo della precedente Amministrazione. Già diffuse e le percentuali complessive di crescita turistica di Trieste per il periodo 1 genaio-30 aprile 2011 (+7,85% arrivi, + 6,10% presenze), credo sia interessante far conoscere i numeri che sottendono al risultato complessivo.

Sono 5.315 le persone in più arrivate a Trieste in un periodo tradizionalmente "difficile" - gennaio e febbraio sono mesi ancora bassi - e ben 10.754 il maggior numero di pernottamenti. È interessante notare come la stragrande maggioranza dell'incremento di arrivi e presenze (rispettivamente 85% e 69%) abbia interessato le strutture alberghiere. Un bel riconoscimento agli imprenditori del settore, che in questi anni hanno investito in nuove strutture, in ampliamenti e miglioramenti di quelle esistenti, in promozione. Lungimiranza e coraggio che stanno pagando. Il merito di questi risultati è sicuramente anche loro.

Un balzo evidente, in termini percentuali, riguarda i bed&breakfast. Complice anche la minor disponibilità economica generale, le 65 strutture "low cost" triestine fanno registrare un corposo +26,85% di arrivi e +36,95% di presenze.

Ma, su tutte, un'ottima performance attiene alla voce che riguarda i turisti stranieri che scelgono di visitare la nostra città. Nuovi arrivi per 4927 unità (+24,62%) e 8648 maggiori occupazioni di posti letto (+16,17%).
Frutto di un'intensa promozione della città all'estero, sia nei bacini tradizionali (Austria, Germania) che in altri mercati. Promozione svolta non soltanto dal Comune durante il precedente mandato amministrativo, ma anche da TurismoFVG e, in misura maggiore, da Promotrieste.

Altri numeri li potete leggere nella tabella riportata all'inizio di questo post.

Un considerazione finale. Al di là delle singole opinioni, di quelli che vedono sempre tutto nero, di chi insiste a dire che Trieste non può sviluppare un'economia anche turistica, di chi denigra la nostra città e il lavoro degli altri per posizioni preconcette o partitiche, contano i numeri. Che dimostrano un fatto incontrovertibile: a Trieste arrivano più turisti e si fermano più a lungo.
E dal momento che accade in un periodo complessivamente non positivo per l'economia in generale e per il turismo in Italia, la soddisfazione credo ci stia tutta.

Ringrazio la TurismoFVG, che si occupa delle rilevazione di arrivi e presenze, per i dati forniti e qui pubblicati.
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2 commenti:

  1. Per avere turisti bisogna dargli la possibilità di farli arrivare. Una tangenziale, chiamata inutilmente "grande viabilità", finalmente completata ma dalla pessima segnaletica, iperprovinciale che non vede oltre alla scritta "Fernetti, Rabuiese, Slovenia". E invece dovrebbe essere un pieno di "Ljubljana-Zagreb, Rijeka/Fiume, Pola, Capodistria/Fiume". Questo non solo per i turisti. All'uscita di "Prosecco" (dovrebbe invece chiamarsi Trieste Prosecco-Contovello/Trst Prosek-Kontovel)figura il cartello "Trieste città". Mica è l'unico svincolo per la città.
    Stessa carente segnaletica a livello urbano.
    Passiamo ai treni, ormai sempre più mezzo per pezzenti. Lo sa che da 3 anni il notturno Napoli-Roma-Trieste ha perso le 2 decennali carrozze cuccette? Una via di mezzo tra il vagone letto e l'economica seconda classe. Utile anche per qualche turista. Non crede? Treno passato dalle 13 carrozze degli anni 90 (limitato a Roma) alle accettabili 7 fino al 2009, poi 5-4 e ora solo 3: un vagone letto e due seconde classi. Forse si riduce a 2. Trenitalia e Governo li sopprimeranno tutti.
    A rischio anche il Lecce-Trieste, passato da 14 vagoni ai 6 attuali, utile anche per la forte presenza di pugliesi in città.
    Soppresso dal 2000 il Ginevra-Trieste-Zagabria (Parigi fino al 1992). Soppresso dal 1995 quello da Torino/Ventimiglia (Marsiglia).
    l'asburgica Trieste ha perso dal 1992 il secolare doppio collegamento diurno e notturno con Vienna e Monaco. Sembra che nessuno se ne sia accorto.
    Turismo significa: mappe, informazioni, segnaletica. Continue lamentele sul Piccolo evidentemente non sono qualcosa di inventato.
    Anche qui però le cose più semplici sono le più difficili.

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  2. In assoluto non ha torto. Ma forse il numero dei vagoni è in funzione del numero dei passeggeri, non crede? Senza il dato di questi ultimi, l'obiezione che lei muove non ha grandi basi di ragionamento. Per il resto, posso convenire sull'opportunità di una migliore segnaletica. Ma i flussi turistici si muovono (per fortuna) su motivazioni diverse dai cartelli stradali che trovano alla meta prescelta.

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