Sulla rubrica “Segnalazioni” de “Il Piccolo” di sabato 11 aprile u.s. è stato pubblicato un intervento del sig. Paolo Bassi dal titolo “Multe – Diritti e Doveri”, il cui testo integrale riporto in calce al mio post.
Si tratta di una miscellanea di verità, fantasiose interpretazioni e sgradevoli insinuazioni, cui è doveroso replicare.
Le verità contenute nella lettera si limitano a queste: l’autobus era effettivamente bloccato in via Madonna del Mare, mi trovavo davvero all’Etnoblog per partecipare ad un’assemblea pubblica, la Golf nera è la mia.
Il sig. Bassi inventa che la mia macchina fosse parcheggiata in divieto. La stessa si trovava invece, a filo del marciapiede, in un tratto di strada ove la sosta è regolare e consentita. I due cartelli di divieto al momento presenti, di quelli temporanei con i sacchetti di sabbia, per intenderci, erano infatti scaduti e in attesa di venir fisicamente asportati. Di più, gli stessi sono stati autorizzati temporaneamente non per mantenere libera la carreggiata, ma per riservare lo spazio alla sosta dei mezzi del cantiere edile, ben più ingombranti di una Golf. Non a caso potei parcheggiare proprio perché un grosso furgone aveva appena liberato il posto (quando si dice la fortuna…).
Dopo quasi due ore di sosta – arco di tempo durante il quale la linea bus 24 ha effettuato diverse corse evidentemente senza alcun problema di transito – un signore mi avverte che l’autobus era bloccato.
Vado a vedere ed effettivamente era così: Polizia Municipale sul posto, bus fermo, passeggeri a terra. Dall’altra parte della carreggiata, una Smart, posteggiata in zona di divieto permanente di fermata, impediva il passaggio del mezzo pubblico.
Uno dei Vigili mi chiese di spostare la mia macchina, dal momento che mi trovavo lì, così da “liberare” il bus. Lo feci immediatamente, invece di starmene beatamente a chiacchierare come invece il sig. Bassi forse desiderava facessi. L'inesistente abbattimento del paletto fa anch'esso parte del genere “fantasy” più puro. Ho girato l’isolato e sono ritornato al punto di partenza per accertarmi che tutto fosse a posto, per poi prendere la via di casa.
Fine della storia. Inizio di alcune considerazioni.
La Polizia Municipale, di cui vanno sottolineate la professionalità e l’imparzialità già dimostrate in altri casi, ha confermato la regolarità della sosta della mia vettura, mi ha ringraziato della cortesia di averla spostata nonostante tecnicamente non avessi alcun obbligo di farlo, ha multato l'altra macchina in quanto posteggiata in divieto.
A proposito, dal momento che il sig. Bassi asserisce che "con altri viaggiatori ho spostato l’autovettura", invito il proprietario della Smart a verificare se il proprio mezzo abbia riportato danni. Al caso, sa a chi rivolgersi.
Ma alla fine, si chiederà qualcuno, come mai il sig. Paolo Bassi si è preso la briga di denunciare pubblicamente il fatto accaduto...? Forse aiuta sapere che - a meno non si tratti di un omonimo, nel qual caso mi scuso con lui - il signor Paolo Bassi è il segretario politico del Partito dell’Italia dei Valori.
Può darsi perciò sia stata la cieca ossessione della legalità, sicuramente in buona fede, unita alla fervida fantasia, alla superficialità ed alla scarsa conoscenza delle regole che gli hanno fatto vedere violazioni ed omissioni dove non c'erano. Non voglio pensare nemmeno per un attimo, infatti, che vi sia ancora chi usa far politica con gli squallidi mezzucci della disinformazione, del sospetto, dell’insinuazione.
Il sig. Bassi, infine, pone all'attenzione dei lettori un inquietante quesito: un assessore comunale ha gli stessi diritti e doveri dei suoi concittadini? Lo rassicuro: un amministratore pubblico ha esattamente gli stessi doveri ed i medesimi diritti dei suoi concittadini.
Incluso il diritto di poter parcheggiare la propria vettura dove è consentito farlo.
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MULTE
Diritti e doveri
La scorsa settimana stavo tornando a casa in compagnia di un amico con l’autobus 24 delle 19.40. All’altezza di via Madonna del Mare, l’autista non ha potuto proseguire in quanto la strada era ostruita da due vetture parcheggiate in divieto di sosta (una Smart grigia e una Golf nera). Dopo circa 10 minuti di attesa durante i quali l’autista ha più volte segnalato col clacson l’impossibilità di proseguire si era formata una colonna di auto bloccate dietro l’autobus. I passeggeri dell’autobus, a questo punto scei in strada, erano stati consigliati da un passante di spostare la Smart (più leggera); con altri viaggiatori ho spostato l’autovettura. Questa non è stato sufficiente perché la seconda auto (la Golf) ostruiva comunque la carreggiata.La stessa era stata parcheggiata non solo in divieto di sosta ma, essendo posizionata davanti a un cantiere, sporgeva notevolmente verso la carreggiata. Dopo qualche minuto, sollecitati dall’autista, sono intervenuti sia un ispettore della Trieste Trasporti sia la pattuglia n. 5 dei vigili urbani. L’ispettore della Trieste Trasporti si è preoccupato di deviare il traffico mentre i vigili urbani si sono limitati a dire che, a quell’ora (erano circa le 20.10), non era possibile rimuovere l’autovettura.Il mio amico aveva nel frattempo notato che sul cruscotto della Golf era presente un tagliando che indicava che l’autovettura era utilizzata da un assessore comunale. A questo punto ricordava di aver letto sul Piccolo che all’EtnoBlog (locale all’inizio di via Madonna del Mare) proprio in quelle ore si teneva una manifestazione a cui sarebbe intervenuto l’assessore Paolo Rovis. Il mio amico e io siamo quindi andati direttamente all’EtnoBlog e abbiamo avvisato il personale del locale che una Golf nera di un assessore comunale bloccava l’autobus. Dopo qualche minuto l’assessore Rovis usciva dal locale. Sia i passeggeri dell’autobus, bloccati da ormai più di 20 minuti, sia i passanti hanno vivacemente protestato. L’assessore è salito sull’auto senza dare alcuna spiegazione. Partendo ha abbattuto un paletto del cantiere e non si è fermato. Finalmente a questo punto le persone hanno potuto risalire sull’autobus e lo stesso ha proseguito la sua corsa.Mi piacerebbe sapere se l’assessore è stato multato, come sarebbe successo a qualsiasi normale cittadino. Io posso solo asserire che non ho visto che gli stessi abbiano trascritto alcun dato né dell’auto né dell’accaduto. Mi piacerebbe sapere anche se un assessore comunale ha gli stessi diritti e doveri dei suoi concittadini.
Paolo Bassi
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