
All'interno, su un'area coperta di proprietà comunale, era attivo fino al 31 gennaio scorso un mercatino. Nove ambulanti svolgevano lì la propria attività. Sono i "reduci" dei 49 operatori trasferiti dalla giunta Illy nel 1996 da piazza Libertà, in concomitanza con i lavori di riqualificazione della piazza.

Tutto fatto, tutto normale? Naturalmente no, siamo a Trieste e rispettare norme e regolamenti non è sufficiente. O almeno così la pensano i nove venditori ambulanti che in questi giorni strillano ai giornali e alle tv che il Comune "li sta buttando fuori" lasciandoli, naturalmente, "in strada e senza lavoro". Il fatto che fossero stati avvisati a voce e per iscritto oltre un anno fa ovviamente non conta.
Così come non importa loro se il posto c'è ed è a loro riservato da mesi al citato Mercato coperto. Dove decine di operatori lavorano da anni, portando a casa un reddito per sé e per le proprie famiglie.
Va detto che questi nove signori hanno pagato finora al Comune un canone concessorio pari a poco più di 400 euro all'anno. Non ho sbagliato a scrivere: 400 euro. All'anno. Spese incluse. Circa 100 volte meno quello che paga un qualsiasi commerciante del centro tra affitto e consumi. Circa 250 volte meno di quanto costava al Comune, e quindi a tutti i cittadini, la gestione del mercato al Silos.
Nonostante queste eclatanti agevolazioni, però, i nove ambulanti protestano ed incaricano avvocati di impugnare la delibera - approvata dal Consiglio Comunale all'unanimità, destra e sinistra compatte - a tutela dei loro "interessi".
Già, i loro interessi... commerciare sovvenzionati dai cittadini, impedire la realizzazione di strutture indispensabili all'economia turistica di Trieste, quale il Centro Congressi.
Nove ambulanti contro il più importante investimento cittadino dopo quello della Grande Viabilità. Anche questo è Trieste...
Ormai sembra sia la prassi, quando le istituzioni decidono dei cambiamenti, che i cittadini, o comunque chi si sente coinvolto, faccia la sua campagna pubblicitaria sui giornali, per creare discussioni, malcontento, ed alla fine poter ottenere dei vantaggi.
RispondiEliminaMa queste strategie dove le avranno imparate? magari dai politici?
Caro Anonimo, la sua ipotesi non è, onestamente, del tutto infondata.
RispondiEliminaC'è anche chi fa politica in funzione dei giornali, innescando talvolta polemiche al solo scopo di apparire.
Non è un metodo che mi appartiene.
L'unico dibattito produttivo, magari anche con toni accesi, è secondo me quello che ha per oggetto le cose da fare concretamente per questa città.
In tal caso ben vengano le diversità di opinioni, le proposte alternative, le idee migliorative.
Purché si arrivi poi alla sintesi, all'accordo e, soprattutto, si faccia davvero quanto ci si è prefissi.
Non sempre è facile, io provo a fare la mia parte. Con positività.
Grazie per avermi risposto, mi scuso per l'anonimo, non sono molto pratica...
RispondiEliminaClaudia Benedetti by Facebook
Sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale in merito al ricorso presentato dagli ambulanti del Silos.
RispondiEliminaRicorso giudicato inammissibile e infondato, con conseguente attestazione di piena legittimità degli atti prodotti dal Comune di Trieste.
La sentenza su questo link:
http://www.giustizia-amministrativa.it/DocumentiGA/Trieste/Sezione%201/2009/200900085/Provvedimenti/200900117_20.XML
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RispondiEliminaLAVOCEDELLAMBULANTE
http://vocedellambulante.blogspot.com/2009/12/commercio-ambulante-ricostruiamolo.html#links
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Dì la tua!!! I tuoi suggerimenti, i tuoi pareri, le tue esperienze sono preziosi per l’avvio di un dibattito
E l’elaborazione di proposte concrete per il rilancio del settore.
Ti aspettiamo!!!!
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Il Presidente Interregionale
Giuseppe Vita