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FACCIAMO LA DIFFERENZA: CITTÀ PULITA, PIÙ QUALITÀ DI VITA.

COMUNE DI TRIESTE E ACEGAS-APS INSIEME PER “FARE LA DIFFERENZA”.
AL VIA LA NUOVA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE CHE SOTTOLINEA L’IMPEGNO COSTANTE ASSUNTO DAI DUE ENTI, COINVOLGENDO LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E I SINGOLI CITTADINI PER VALORIZZARE E RENDERE EFFICACE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA A TRIESTE.

“Facciamo la differenza. Città pulita, più qualità di vita”: queste le parole che dai prossimi giorni sarà frequente leggere in città a Trieste.

La raccolta differenziata è il modo migliore per preservare e mantenere le risorse naturali, a vantaggio della città e della qualità della vita dei suoi abitanti. Valorizzare e riutilizzare i rifiuti contribuisce infatti a restituire e conservare un ambiente più pulito.

Ed è proprio in merito al lancio di una nuova vasta campagna cittadina a favore della raccolta differenziata dei rifiuti, organizzata di concerto tra il Comune di Trieste e Acegas-Aps, che si è tenuta stamane all’Assessorato comunale allo Sviluppo Economico e Turismo una conferenza stampa cui sono intervenuti l’Assessore Paolo Rovis con il direttore del Servizio Controllo Attività Esternalizzate Alberto Mian e, per Acegas-Aps, l’Amministratore delegato Cesare Pillon con i responsabili dei Servizi Esterni Walter Nicoletto e dei Servizi Qualità Urbana e Movimento Raccolta Erica Zugna.

L’Assessore Rovis, “inquadrando” il tema, ha voluto innanzitutto sottolineare come Trieste vanti una lunga e specifica storia di attenzione all’importante settore del trattamento dei rifiuti, differenziandosi in ciò e notevolmente da molte altre realtà italiane.

Basti ricordare – ha detto Rovis – come il primo inceneritore triestino fu costruito addirittura un secolo fa, ai tempi dell’Austria; per arrivare poi ai giorni nostri – ha proseguito – quando l’attuale nostro termovalorizzatore a tre linee è l’unico in Regione e serve anche per il trattamento dei rifiuti di altre località come Gorizia.”

Recentemente poi il Comune di Trieste ha approvato il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati e la pulizia del territorio, uno strumento in grado di indicare nuove efficaci linee per l’ulteriore miglioramento dell’igiene urbana e della complessiva vivibilità cittadina.

A Trieste quindi possiamo certamente dire – ha affermato ancora l’Assessore Rovis – che la gestione dei rifiuti è già virtuosa; tuttavia riteniamo di non doverci accontentare ma, viceversa, di dover “rilanciare” verso traguardi e livelli di qualità ancor più alti. Ed è in questo contesto che si colloca la nuova azione informativa e di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata che vogliamo raggiunga tutti i cittadini e financo gli ormai molti e anzi sempre più numerosi turisti e, in generale, tutte le persone che, anche per lavoro, quotidianamente giungono nella nostra città.”

Temi e obiettivi della campagna – è stato spiegato oggi – saranno la limitazione della produzione di rifiuti fin dal momento dell’acquisto dei beni, e poi il riutilizzo per più volte degli oggetti anche per funzioni diverse da quella iniziale e, infine, il riciclo dei rifiuti: tutte azioni che portano a risparmiare molta energia e materie prime e di conseguenza diminuire l’emissione dei gas serra come la CO2 (anidride carbonica), principale causa dei cambiamenti climatici in atto.

I principali “protagonisti” della campagna, che si avvarrà di poster e manifesti, redazionali tv, tabelle sui bus, mini guide tascabili, miniespositori, gadget, attività didattiche, angoli informativi ecc., saranno i rifiuti stessi, che compariranno su avvisi e pubblicazioni suddivisi per tipo e modalità precisa di raccolta, nonché i prodotti frutto della raccolta differenziata.

A dare un volto alla campagna interverranno poi vari “testimonial” - cittadini, amministratori pubblici, rappresentanti delle associazioni di categoria (Confartigianato, FIPE, Confcommercio, Confesercenti), sportivi, esercenti, dipendenti di Acegas-Aps e di Trieste Trasporti e altri.

Carta, plastica, vetro e lattine e altri oggetti ancora non vanno insomma più considerati come scarti bensì come risorse: attraverso semplici e corrette azioni quotidiane potranno venir recuperati, avviati alla filiera di trasformazione e riutilizzati. Un’operazione che comincia già nelle nostre case, cioè nel momento in cui i rifiuti diventano tali, e dove il nostro comportamento – che già determina in precedenza quanti e quali rifiuti produciamo - condizionerà anche ciò che se ne potrà fare dopo.

Non vi sono dubbi – ha ribadito in merito Paolo Rovis – che la raccolta differenziata può avere reali risvolti positivi sulla qualità di vita di tutti, consentendo un minor consumo di risorse e preservando l’ambiente con sempre minori emissioni. I cittadini saranno quindi sensibilizzati a differenziare con metodo, ma senza rivoluzioni nelle abitudini: si continuerà infatti ad usare le isole ecologiche, che però raddoppieranno di numero, passando da circa 500 a oltre 1.000 già a partire dalle prossime settimane, affinché siano più vicine alle case di tutti noi. Una modalità che moltissimi cittadini già seguono spontaneamente: comoda e facile da applicare. Il mio motto è "convincere, non costringere", perché solo così si ottengono risultati, si stimolano la consapevolezza dell'utilità dell'azione svolta e la sensibilità ambientale”.

Dal canto suo, l'Amministratore Delegato di Acegas-Aps Cesare Pillon ha ribadito come “il miglioramento della raccolta differenziata porta un indubbio importante beneficio ambientale, grazie al riciclo di una maggiore quantità del materiale raccolto. Acegas-Aps si impegna per offrire agli abitanti di Trieste e ai suoi turisti una città sempre più gradevole, nel rispetto e nella tutela dell’ambiente”. Pillon ha anche sottolineato come “il successo di questa sfida dipenda innanzitutto dalla collaborazione di tutti i cittadini e delle categorie economiche e sociali: abbiamo davanti un obiettivo comune che può essere raggiunto solo attraverso l’impegno e il contributo di ognuno di noi.”
Da domani e per i prossimi mesi, la parola d’ordine sarà dunque: “Trieste, facciamo la differenza!”
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7 commenti:

  1. So che non c'entra moltissimo... ma quando è prevista la prossima pulizia del canal di ponterosso? Una parte della città così bella non merita di essere tanto sporca quanto lo è adesso il canale. Inoltre, a mio parere, la città non ci fa una gran bella figura nei confronti dei turisti che passano e vedono il fondo COMPLETAMENTE ricoperto di rifiuti quali sacchetti di plastica, contenitori vari, involucri di alimentari etc. Sarebbe bello poter fare come a Venezia dove i canali vengono ciclicamente chiusi, svuotati dell'acqua che vi scorre e completamente ripuliti asportando tutti i detriti e rifiuti affondati nel tempo. Sarebbe il caso di farlo una tantum, ma, nell'impossibilità, basterebbe anche la sua iniziativa lanciata la scorsa estate.

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  2. Sono del tutto d'accordo con lei. Purtroppo sul canale non possiamo intervenire, gli specchi acquei ricadono nell'ambito dell'Autorità Portuale.
    Le iniziative che ho promosso negli ultimi due anni si sono valse della meritoria opera di volontari e del determinate supporto di sponsor privati.
    Che però, come ovvio, non posso costringere ad assumersi tale onere con regolarità.
    Sensibilizzerò in merito i nuovi vertici dell'Autorità Portuale (con i precedenti non c'è stato verso). La zona del Ponterosso con il canale è uno dei posti più suggestivi di Trieste. I cittadini e i turisti meritano certamente di vederli puliti e curati. Fondale marino incluso.

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  3. buonasera
    su questo argomento le avevo gia scritto visto che anche io ci tengo molto ed apprezzo il suo impegno in merito.
    Ma una cosa che vorrei sottolineare nuovamente (purtroppo) è che non sempre, a mio parere, il lavoro di raccolta è fatto a dovere.
    Mi riferisco soprattutto a quanto viene lasciato fuori dai contenitori (perchè pieni) e poi, una volta che questi vengono svuotati, resta a giacere per terra.
    E' proprio impossibile sensibilizzare l'acegas a raccogliere anche quello che giace fuori??
    Anche perchè se i bottini sono pieni la colpa non è della gente.
    E a quel punto le soluzioni alternative sono o gettare il tutto nelle immondizie comuni, o cercare altri contenitori per la riciclata (non sempre nelle vicinanze) o riportare il tutto a casa.
    E le assicuro che non sono episodi sporadici questi, ma abbastanza regolari.
    Perdere cinque minuti per raccogliere le giacenze non penso vada del tutto fuori dai compiti dell'acegas.
    Non le pare?
    Grazie per l'attenzione.

    Stefano

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  4. Direi che ha ragione (e grazie per l'apprezzamento). Con il raddoppio delle isole ecologiche e il conseguente aumento della volumetria disponibile il problema dovrebbe risolversi. Vero che, in caso di rifiuti al suolo, questi andrebbero raccolti contestualmente allo svuotamento del cassonetto. Però molti camion sono "mono-operatore", con un meccanismo di aggancio e svuotamento automatico, senza operatori esterni e con solo l'autista che dall'abitacolo comanda il tutto. Comodo e tecnologicamente avanzato, ma l'assenza di operatori a terra non consente le operazioni di recupero di eventuale immondizia depositata fuori dal cassonetto (che comunque non dovrebbe esserci, in un mondo ideale!).
    Lavoriamo comunque tutti per migliorare una situazione che, comunque, direi che a Trieste è già mediamente molto buona.

    Un saluto, grazie a lei.

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  5. Voglio essere premiato con la riduzione Tarsù per fare la differenziata. Chiedi al Sindaco di abbassarla entro il 15 maggio 2011 (prima delle elezioni)

    Gianni

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  6. una domanda..
    non sarebbe il caso di mettere dei contenitori tutti con apertura a pedale in modo da poter inserire oggetti più ingombranti al loro interno? (ad esempio cartoni di imballaggi che regolarmente vengono lasciati fuori, oppure oggetti di vetro più grandi di una bottiglia che non si riesce assolutamente ad inserire nelle campane apposite....in questo caso non è raro che gli oggetti lasciati fuori, con la bora si frantumino sparpagliandosi per la strada).
    Sarebbe più utile per tutti no?

    Stefano

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  7. Non ha torto. Verifico se sia tecnicamente fattibile e applicabile alla tipologia di contenitori utilizzati. Grazie del suggerimento!

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