L’ASSESSORE PAOLO ROVIS FA CHIAREZZA
SULLE NOTIZIE APPARSE IN QUESTI GIORNI SULLA STAMPA:
“NEI PROGRAMMI DELL'AMMINISTRAZIONE NON È MAI ESISTITA L'IPOTESI DI NUOVI CENTRI COMMERCIALI".
“Non esiste, nemmeno nella fantasia, alcun piano di settore per l’insediamento di nuovi centri commerciali in città da parte dell’Amministrazione comunale”. Così ha esordito l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Trieste Paolo Rovis nel corso di una conferenza stampa, smentendo in modo categorico le voci, provenienti da fonti non ben identificate, circolate nei giorni scorsi che davano per scontato il via libera del Comune a nuovi mega centri.
.
"Voglio fare chiarezza – ha ribadito l’assessore Paolo Rovis – per rispetto dei cittadini e degli imprenditori del commercio: l’azione del Comune è in coerenza con la linea adottata dall’Amministrazione già nel 2007, quando, l’approvazione da parte del Consiglio Comunale della delibera proposta dal mio assessorato, sancì lo “stop” a nuovi centri commerciali a Trieste. Ma altrettanto correttamente la delibera rimandava la localizzazione di eventuali nuove iniziative all'avvenuta adozione del Piano Regolatore Generale. In questo senso è proseguita l’attività dell’assessorato allo Sviluppo Economico."
.
"Per comprendere se vi sia interesse da parte di imprenditori per aprire nuove attività – ha aggiunto Rovis – il Comune di Trieste ha pubblicato su Il Sole 24 Ore e su Italia Oggi, due inviti a presentare proposte di investimento, non vincolanti per l’Ente. Si è trattato perciò di una doverosa ricognizione, che ha prodotto risposte da parte di imprenditori privati. Ad oggi, le proposte pervenute sono al vaglio degli uffici competenti, sotto il profilo tecnico-formale, comprendente la rispondenza al Piano Regolatore ed il possesso dei requisiti di legge".
.
"Di queste proposte – ha puntualizzato Rovis – ho naturalmente informato il Sindaco Roberto Dipiazza, come da prassi e come sempre avviene in modo sereno, condividendo appieno la valutazione che “bisogna tutelare anche le piccole realtà commerciali”. D'altra parte è preciso dovere di una Pubblica Amministrazione esaminare le proposte che riceve, il cui eventuale accoglimento è di esclusiva competenza del Consiglio Comunale.
.
"Va detto che la definizione di “grande distribuzione” scatta già dalla superficie di 1.501 metri quadri. In pratica, se il signor Bianchi vuole aprire un negozio di barche, o di mobili e necessita, visto il genere merceologico, di una superficie di 1.600-2.000 metri quadri, ecco che diventa un’attività commerciale classificata come “grande superficie di vendita”. Che è cosa ben diversa da un “centro commerciale” di cui non sentiamo certo il bisogno.
.
L’assessore Rovis ha quindi parlato anche delle opere che si stanno ultimando o in via di realizzazione a favore dei negozi del centro, con la pedonalizzazione delle vie – la più recente quella che riguarda via Cassa di Risparmio – ed in parcheggi in centro come park San Giusto e quello sotto piazza Sant’Antonio, sempre nell’ottica di fornire strumenti efficaci per lo sviluppo del commercio del centro cittadino.
.
(a cura di Rosanna Ferfoglia, ufficio stampa del Comune di Trieste)
Lei dichiara che a Trieste non si faranno altri centri commerciali, oltre a quelli già autorizzati s'intende!
RispondiEliminaMi conferma la costruzione del Silos? (un centinaio di negozi)
Mi conferma la realizzazione del Carrefour nell'ex Maddalena? (una quarantina di negozi)
Saluti F.B.
Certo, salvo quanto previsto da due "Accordi di Programma" risalenti a diversi anni fa e che si riferiscono, come lei correttamente cita, al comprensorio ex- Maddalena e al Silos.
RispondiEliminaEgregio Sign.Rovis,
RispondiEliminasono un dipendente Carrefour di Udine.
Volevo chiederLe se mi poteva confermare se ci sarà,come è stato più colte affermato dall' azienda, l'apertura di un nuovo p.v Carrefour nella zona di Trieste e se mi poteva die indicativamente quando avverrà.
saluti F.C.
C'è un'ipotesi, ma al momento non sono a conoscenza di dettagli, nè della tempistica. Un saluto!
RispondiElimina