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Dopo il test antidroga, ecco il test antitutto!


Insieme al Sindaco ed alcuni colleghi della Giunta comunale mi sono prestato ad effettuare il cosiddetto "test antidroga". Il mio primo impulso è stato di non aderire all'invito, dichiarandone le ragioni. Confesso: ha poi prevalso la scelta più comoda. Lo faccio, mi fa perdere solo mezz'ora ed evito i retropensieri della serie "se non lo vuol fare significa che ha qualcosa da nascondere".

In realtà si è trattato di una goliardata, nulla di più. Perché l'esame, la cui data era nota da una settimana, rileva tracce di stupefacenti assunti fino a due-tre giorni prima del test. Se fossi un cocainomane incallito, in pratica, mi sarebbero bastati tre giorni di astinenza per risultare "illibato".

Ma le ragioni sono anche altre. Una su tutte. Che cosa vogliono i cittadini da un amministratore e da un legislatore eletti? Che produca buone delibere il primo, buone leggi il secondo. Il consumo di stupefacenti è incompatibile con una valida azione politica a favore dei cittadini?
Se lo è, vorrà dire che gli elettori - ben più evoluti di quanto qualcuno pensi - si guarderanno bene dal votare chi ha lavorato male. Anche senza sapere se si droghi oppure no. Con o senza test.

Io avrei paura se ad essere alterato da qualche sostanza stupefacente fosse il pilota d'aereo, l'autista del bus, il chirurgo che mi deve operare. Perché queste sono persone cui noi, in qualche modo, affidiamo la nostra vita. Cosa che con i politici, fortunatamente, non accade.

C'è chi ha obiettato: "si, però uno che si droga è ricattabile, quindi può non essere in grado di svolgere al meglio il proprio mandato". Vero, ma per quante altre cose una persona può essere ricattata? Vista la moda - i Consiglieri comunali hanno deciso di fare anche il test dell'Hiv, ché evidentemente un sieropositivo eletto dai cittadini è un pericolo per i destini dell'urbe - propongo anch'io un test.
Così, per continuare a divertirci. Ecco quindi a voi...

IL TEST ANTITUTTO

1. Il ministro Pinco sniffa coca nei weekend. Ha ridotto le tasse del 20%, creato posti di lavoro, aumentato le pensioni. L'onorevole Caio non ha mai fumato nemmeno uno spinello in vita sua. Ha triplicato il bollo auto, introdotto il divieto di possedere animali domestici, applicato una tassa sui pannolini per i bebè. Voi, per chi votereste?
2. Si dice che chi consuma droghe è ricattabile. Se uno ha l'amante segreta e la moglie ricca, è ricattabile o no?
3. Se alla domanda 2 avete risposto "si", significa che chi ha l'amante non deve candidarsi ad alcuna carica pubblica?
4. Se un Consigliere comunale, il cui compenso certo non consente di sbarcare il lunario, fa di lavoro l'impiegato in un'azienda e intende instaurare il senso unico in una via dove, però, abita il suo capufficio che è ferocemente contrario all'idea, è ricattabile o no?
5. Se la risposta alla domanda 4 è "si", significa che il Consigliere dovrebbe licenziarsi dal suo posto di lavoro?
6. Se chi assume droghe è meglio non ricopra cariche pubbliche, ritenete giusto che venga eletto chi picchia i propri figli o la propria moglie?
7. Se avete risposto "no" alla domanda precedente, come fate per evitare il rischio che venga candidato? Gli fate fare un test?
8. Se uno consuma alcolici del tutto legali, magari in abbondanza, può amministrare la cosa pubblica?
9. Se la risposta alla domanda 8 è "no", come ritenete glielo si possa impedire?
10. Se un politico si brucia abitudinariamente migliaia di euro al casinò, lo ritenete ricattabile e inadatto ad assumere pubblici incarichi, oppure no?

Ecco qua. Se avete risposto d'istinto, presumo che il risultato sia che un politico non debba drogarsi nè bere, non avere amanti nè un posto di lavoro, non frequentare case da gioco. Nè picchiare moglie e figli, naturalmente, ma questo vale per chiunque. Nè essere sieropositivo, secondo qualcuno.
Tuttavia saremmo probabilmente disposti a sorvolare su più di qualche vizio, se il politico in questione ci fa pagare meno tasse...

Alla fine, perciò, non sarebbe meglio limitarsi davvero ad esigere che chi è chiamato a legiferare e amministrare lo faccia al meglio, nell'esclusivo interesse pubblico, senza cedere a tentazioni moralistiche, ipocrite e voyeuristiche?
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8 commenti:

  1. Condivido pienamente. Ti dimostri come sempre , e non ne avevo dubbi, persona intelligente, saggia, moderata e dotata di quel BUON SENSO che tanto si auspica e che , purtroppo, tanto manca!

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  2. Anch'io ho aderito di fare il test antidroga proposto dal Consigliere Sasco per essere trasparente nei confronte del mio elettorato. Per lo stesso motivo parteceperò anche alla prova del tasso alcolico proposto da Ferrara ma chiedo di fare anche il test per vedere il Q.I. ovvero il Quoziente Intelletivo di tutti gli eletti a Trieste, sempre per darne informazione ai cittadini elettori.

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  3. Paolo, ciao qui EdTv di Bora.La
    Il tuo discorso non fa davvero una piega.
    Ma continuo a non capire perché ti sei sottoposto al test.
    Una voce di dissenso a questa stupidaggine avrebbe giovato.

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  4. Vedi, EdTv, se avessi scritto tutto 'sto ragionamento senza fare il test, a qualcuno sarebbe rimasto il dubbio che la stavo menando solo perché ho qualcosa da temere e che stavo trovando giustificazioni più o meno logiche per sottrarmi alla Prova Suprema.

    Io non assumo droghe, nutro diffidenza verso i medicinali, per me è un raro evento perfino prendere un'aspirina - sono fortunato, lo so - e la mia ultima sbronza credo risalga ad una dozzina di anni fa.

    Non ne faccio motivo di vanto, nè ritengo di essere migliore di altri o di avere per questo patenti che altri non possano avere. Ho la fortuna di non sentire il bisogno di aspirare alcunché eccetto le Camel Orange e sto bene così.

    Ma ciò detto, preferirei che un cittadino mi valutasse per quanto faccio nella mia attività di amministratore pubblico, non per altro. E penso che lo stesso debba valere per chiunque.

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  5. ma capisci che siamo alla follia?
    siamo arrivati al punto che tu ti puoi permettere un ragionamento coerente, logico, che non fa piega alcuna, previa però sottoporsi al test.

    E' allucinante. "Se non fai il test, allora potresti avere qualcosa da nascondere". La cosa grave è adeguarsi a questo meccanismo, è roba davvero dell'altro secolo, anni '20 e '30 per capirci.
    In realtà mi rende conto che stiamo parlando di una cazzata, cosa vuoi che sia un test antidroga, ma è indubbio che chi l'ha proposta non sta bene con se stesso. Ed esporta il proprio malessere agli altri.

    Continuo a restare nella mia posizione: mi piace il lavoro che fai, concordo al 100% col tuo, ma ti ripeto che secondo me ogni tanto un chiaro dissenso (perché tanto so che in cuor tuo pensi anche tu che si tratta di un'enorme stronzata)
    fa davvero bene, e non avrebbe minimamente intaccato il tuo ottimo ragionamento.

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  6. EdTv, chiarisco meglio. Non è che "mi permetto il ragionamento" in quanto ho fatto il test. Avrei comunque esposto il mio pensiero, anche senza test, dal momento che mi tengo ben stretta la mia libertà di farlo.
    Ma per quel poco che conosco delle dinamiche comunicative, ti assicuro una cosa. Un probabile sottotitolo su "Il Piccolo" sarebbe stato più o meno così. Rovis:"Il test è una sciocchezza, non lo faccio". Poi nell'articolo un paio di righe di maggior dettaglio del motivo del "dissenso".
    Morale: un tot di cittadini che leggono solo i titoli (sono la maggioranza) avrebbe pensato "bravo, ha ragione, il test è una cazzata". Ma un altro tot, cospicuo, avrebbe reagito con "ah-aaah, non vuole fare il test, eh?!?! Chissà come mai!!"
    E non dirmi che non sarebbe stato così... Non lo so se sia davvero grave "adeguarsi a questo meccanismo", ma visto che il meccanismo c'è ed io francamente non ho voglia di sprecare invano energie per combatterlo, ho preferito cavarmela con la perdita di appena mezz'ora del mio tempo.

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  7. Ciao Paolo!
    purtroppo sulla mentalità triestina mi tocca darti ragione...
    Lo abbiamo visto in ogni tornata elettorale, lo vediamo -contro- qualsiasi iniziativa nella nostra città. Che vista da fuori sembra sempre più un geriatrico...
    Buona serata!

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  8. Non ha importanza se si fumano uno spinello o se sniffano coca (d'altronde vorrei vedere quante della nostra stupenda casta politica non ne facciano uso).. Ma penso che sia il minimo pretendere che i politici condannati se ne tornino a casa; in questo modo penso che il PDL perderebbe il 90% dei suoi attivi (non che gli altri partiti siano meglio - in particolare UDC). In quel caso sì, se anche fossero dei bravi politici (ma non lo sono, ed è oggettivo, perche dall'elezione del 2008 ad oggi non è stata fatta una sola legge x i cittadini - al massimo la Riforma Gelmini - mentre, al contrario, il parlamento ha lavorato davvero sodo per cercare di salvare il c**o al vostro grande capo), se fossero dei condannati NON vorrei che fossero loro a governarmi.

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Il blog di Paolo Rovis.
Notizie, opinioni, politica.
A Trieste e nel Friuli Venezia Giulia.