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La "Tessera dell'Artista".


Accade a Trieste che il Sindaco firmi un'ordinanza tesa a contrastare personaggi molesti che, vestiti i panni e gli strumenti di improbabili suonatori di strada, importunano cittadini e turisti nelle zone pedonali del centro. Accade, naturalmente, che nasca immediatamente un "movimento" di protesta contro tale provvedimento, in quanto, si grida, "è contro gli artisti di strada", "toglie la musica dalle vie del centro", "rende la città un mortorio".

Naturalmente il novanta per cento di chi protesta non ha nemmeno letto l'ordinanza e si fa bastare qualche slogan messo in giro ad arte e altrettanto naturalmente il probabile candidato Sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni si pone alla testa dei contrari. Senza alcun secondo fine, naturalmente, se non quello di difendere le libere arti musicale e teatrale...

Gli artisti da strada, quelli veri, rendono un servizio alla città. Creano atmosfere suggestive con le loro musiche, stupiscono i bambini e divertono gli adulti con la giocoleria e la comicità. Continueranno a fare il proprio lavoro, a potersi esibire nelle vie e nelle piazze. Come e meglio di prima.

L'ordinanza prevede infatti che gli artisti vengano autorizzati ad offrire il proprio apprezzato servizio. Ma al contempo prevede strumenti atti a impedire che personaggi privi di qualsiasi capacità artistica continuino a girovagare puntando le loro trombette verso i timpani di tranquilli cittadini, magari inveendo verso di loro se non ottengono il compenso voluto. Che, se mai arriva, non è un segno di apprezzamento, ma un corrispettivo da versare in cambio della fine del disturbo.

Proporrò quindi che, ad integrazione dell'ordinanza, venga istituita la "Tessera dell'Artista": un'autorizzazione rilasciata a coloro i quali praticano tale attività in luoghi aperti al pubblico.

A coloro i quali artisti lo sono davvero, per diletto o per professione, e che quindi costituiscono veramente un valore aggiunto per la nostra come per altre città. Si tratta solo relativamente di un'innovazione. A Monaco di Baviera, ad esempio, vige una regola analoga. Un ufficio apposito del Comune rilascia il permesso di esibirsi in strada. Previa presentazione del documento d'identità e con pagamento di 10 euro al giorno. Noi non chiederemmo alcun corrispettivo, naturalmente.

L'"Adventure Trio", i tre ragazzi slovacchi che ormai da due estati allietano i passanti del centro con la loro ottima musica, li ho autorizzati io, con un meccanismo simile a quello proposto. Avvertono gli uffici del loro arrivo con una email - spesso lo fanno anche attraverso Facebook sulla mia pagina - vengono autorizzati e suonano liberamente. Come mi sembra normale avvenga. L'estate scorsa sono stati aggrediti, anche fisicamente, da uno di quei finti suonatori che rivendicava mafiosamente la propria "giurisdizione" sull'area dove i tre si erano lecitamente installati per suonare.

Credo nessuno sia disposto ad avvallare questi comportamenti. Non lo siamo neppure noi e per questo abbiamo predisposto uno strumento che crediamo efficace per impedirli. Salvaguardando l'arte, in tutte le sue forme, e l'animazione suggestiva, allegra ed internazionale che gli artisti di strada - quelli veri - regalano ai Triestini e ai turisti.
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22 commenti:

  1. Ottima iniziativa, una soluzione che spero sia chiara per tutti, anche per quelli che per partito preso sono prevenuti.

    Tullio Tedisco

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  2. Siamo felici ...Trieste non va privata dello spettacolo della buona musica ma giustamente deve essere tutelata da mendicanti travestiti da musici..... R.

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  3. A volte i'mendicanti', le persone che magari non hanno studiato musica presso qualche istituto,son bravi davvero a suonare! per quanto riguarda l'episodio dell'aggressione all'Adventure Trio è ovvio che bisogna intervenire,ma in virtù del fatto che si tratta di aggressione e molestia; insomma, non mi sembra un fatto che riguardi la musica in città,ma un comportamento molesto in sé . fedra

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  4. Infatti si colpiscono i molestatori camuffati da musicanti e si tutelano gli artisti, i cittadini e i turisti. L'autorizzazione ad esibirsi con musica o spettacoli viene data a chi lo richiede e faccia realmente musica e spettacoli. Dove è scritto che si deve aver studiato?? Invece di farsi idee preconcette e manifestare a favore dei molestatori e mezzi delinquenti, basterebbe leggere.

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  5. 22-OTT-10 14:31
    A TRIESTE 'TESSERA D'ARTISTA' PER SUONATORI DI STRADA
    (ANSA) - TRIESTE, 22 OTT - Suoni in strada? Ti piace esibirti negli angoli della citta' o nelle piazze? Nessun problema, ma per farlo devi avere una apposita 'tessera d'artista'. E' la decisione presa dal comune di Trieste per evitare che questi moderni trovatori possano venir danneggiati da quanti sono invece dediti alla questua o piu' semplicemente al disturbo della quiete pubblica. Giorni fa una ordinanza dell'assessore alla sicurezza, Enrico Sbriglia, aveva vietato tutto il centro storico triestino ai suonatori di strada sollevando non poche polemiche e critiche. Ora, il suo collega Paolo Rovis, assessore al turismo, ha invece istituito la 'tessera d'artista' per permettere a questi musicisti di potersi esibire regolarmente anche in centro citta'. Un abile 'giro di valzer' per evitare polemiche? ''Si tratta semplicemente di una misura a favore e non contro questi artisti di strada - ha detto Rovis interpellato dall'ANSA - sulla falsariga di quanto avviene da anni a Monaco di Baviera, a Londra e a Parigi. In altre parole intendiamo tutelarli''. Non e' stato ancora deciso come questi artisti possano venire in possesso della tessera. ''Sara' comunque un sistema molto semplice - ha spiegato Rovis -. Pensiamo anche a un documento prestampato via Internet, insomma solo da compilare con alcuni dati personali e via''. Se l'ordinanza di Sbriglia aveva irritato e contrariato molti cittadini, la decisione del collega Rovis e' destinata a mitigare l'arena cittadina. ''Il sindaco e' d'accordo - ha detto ancora Rovis - e penso che lunedi' avremo la decisione definitiva. Poi si potra' richiedere questa 'tessera' e tutto sara' risolto. Eviteremo il caso di alcuni giorni fa quando un musicista di strada, che io conosco molto bene perche' da anni viene ad esibirsi a Trieste, e' stato minacciato da un presunto collega che pretendeva una sorta di esclusiva territoriale in un bel posto del centro storico di Trieste''.(ANSA)

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  6. Ti immagini se fosse uscita l'ordinanza prima del concerto di Muti in piazza unità? Tutto il corpo dei vigili impegnato a fare 400+1 verbali ad altrettanti "artisti di strada"...
    Giusta proposta.
    Dispiace solo che si debba sempre rincorrere per mettere le toppe sui buchi.
    francesco cervesi

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  7. L'ultimo articolo citato mi ha portato un po' di chiarezza. La proposta di Sbriglia era una autentica sparata, anche perché non c'è bisogno di relegare i suonatori nelle periferie, visto che gli unici ad essere molesti (i due zingari con fisarmonica e la mitica "trombetta") sono già passati sotto le finestre di casa mia, in zona Rozzol.

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  8. Ottima iniziativa.Concordo.

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  9. Posso essere (nonostante rimango convinto che l'arte dovrebbe rimanere libera e gli importunanti schiamazzi questuosi puniti come tali) daccordo per una "tessera" gratuita se essa va a tutelare la vera arte, se la pratica è oltretutto semplice perchè no? Ma rimangono due dubbi:
    1) Se la pratica è così semplice, fattibile anche tramite internet e se con medesima semplicità i due fenomeni fisa e trombetta riescono quindi ad avere il permesso siamo al punto di prima? Come si fa a prevenire al nascere questo problema senza recare pesantezza a chi fa arte veramente?
    2) Al momento la "tessera d'artista" mi sembra di capire sia in progetto (e sono intenzionato a richiederla nonostante le mie esibizioni in strada siano occasionali sopratutto qui a ts),quindi al momento attuale come si puo gestire un artista di strada per portare uno spettacolo legalmente?
    Ho cercato notizie su questi due punti in rete ma non ho trovato risposte dignitose.
    Ringrazio anticipatamente per la risposta e pongo una pulce nell'orecchio:
    dato che oggigiorno per suonare in piena regola bisogna essere iscritti all'ENPALS (sono iscritto) non potrebbe bastare quella di tessera come "certificato di idoneità"?
    Con rispetto distinti saluti.
    Firmato: Petrei Alan

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  10. Considerazioni interessanti, grazie. Proprio oggi ho avuto una riunione con alcuni dirigenti comunali per definire le modalità attuative dei permessi. Appena queste saranno "ufficiali" verranno rese note. Tenga presente che la mia è una proposta tesa a facilitare la vita agli artisti di strada a fronte di un'ordinanza, proposta da altri, che comunque ne consente l'attività, ma senza specificare le modalità attraverso le quali operare legalmente.
    La proposta ENPALS mi sembra molto sensata, vale anche per cittadini non Italiani?

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  11. In teoria (ma potrei anche sbagliarmi casomai mi documenterò meglio) qualsiasi artista in Italia per esibirsi professionalmente deve avere la sua copertura ENPALS (come qualsiasi lavoratore non nell'ambito dello spettacolo deve avere la sua INPS) a meno che non si rifaccia ad enti similari della comunità Europea ed in tal caso esiste una modulistica precisa a seconda del paese.
    Difficilmente un molestatore andtà a richiedere l'iscrizione all'ENPALS, cosa diversa è per chi fa arte davvero dato che anche se non riuscirà a pagare contributi per una dignitosa pensione d'artista agevola comunque tutte le pratiche inerenti dall'agibilità fino alle dichiarazioni SIAE (cosa che si riflette in positivo sia per l'artista che per un eventuale commissionante di uno spettacolo sia da strada che palco) oltre ad avere una tessera che lo contraddistingue in professionista.
    Se proprio vogliamo dirla tutta anche in questo caso il "molesto di turno" potrebbe avere la pretenziosità di richiedere l'iscrizione all'ENPALS ed una volta ottenuta saremmo al medesimo punto di partenza con i disturbatori ma sta di fatto che per suonare in piena legalità l'ENPALS serve, dato che di tessere si sta parlando trovo piu utile incentivare la regolarizzazione di una situazione importante presa sotto gamba che pensare a cose ulteriori che non colmano buchi precedenti.
    Ribadisco che secondo me nemmeno questa puo essere la soluzione decisiva, effettivamente la cosa è un bel pasticcio, regolarizzare senza opprimere deve essere una gran gatta da pelare.
    Rimango dell'idea che l'innocuo artista non schiamazzante possa stare a suonare col cappello o custodia aperta a terra ma senza andare a chiedere la questua ne importunando,fermi nella classica immagine dell'angolo della strada o della piazza ad aspettare una moneta offerta, senza mai chiedere ne tantomeno importunare, starebbe tutto al buon senso della gente, (dagli artisti al pubblico fino agli ascoltatori non per scelta) ad autoregolare il tutto ma purtroppo troppe volte il buonsenso manca.
    Grazie per l'attenzione e per la risposta, porgo i saluti sperando di essermi reso utile in questo che è un argomento di nostro comune interesse.

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  12. Segnalo questo video che sta circolando su FB in cui alcuni musicisti di strada triestini esprimono la loro opinione in questione. E' possibile discutere con loro e raggiungere una mediazione "nobile"?

    http://www.vimeo.com/16152902

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  13. Non vorei dire ma il capocchione pelato sono io... nonostante non trovando giusto il limitare una libertà artistica comprendo i problemi causati da talune persone che vanno ad infangare anche gli artisti tranquilli che non recano disturbo... con altri non lo so se e quanto si puo parlare... con me sicuramente dato che sono qui ad esprimermi, porre constatazioni ed idee.
    La "protesta" se così si puo definire è stata tranquilla e pacifica, tralaltro divertente e penso che ai gestori dei locali adiacenti non abbia nemmeno dispiaciuto in questo caso, mi dispiace che la proposta del Sig.Rovis sia stata presa a male da molti non comprendendo il fine di mantenere e garantire l'arte in strada. Io ero lì ed ora sono qui come Artista, non come esponente di nessuna bandiera politica, alla speranza di una soluzione, ribadendo che l'arte dovrebbe essere libera e gestita dall'etica ma altrettanto ribadendo che tanti si aggrappano all'arte per fare quello che piu gli fa comodo.
    Saluti "Anonimo" spero di essermi spiegato in maniera abbastanza "nobile".

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  14. Diciamoci la verità. Paolo Rovis è intervenuto per limitari i danni. Quest'iniziativia è partita da Sbriglia ed ha suscitato l'indignazionie di tutti. Poi è arrivato Rovis e ha cercato di metterci una pezza con la storia della tessera, ma i buoi sono già fuggiti e la figuraccia è già stata fatta. Mi stupisce comunque che Rovis ne sappia così poco di ENPALS e si faccia illuminare da Ailin...
    Di certo non siamo in buone mani

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  15. Grazie ad Ailin per le considerazioni e le informazioni. Saranno utili per cercare di adottare la migliore modalità autorizzativa, senza voler opprimere o vessare alcun Artista.

    Io so poco di tantissime cose e l'Enpals è fra queste. Anche perché è un tema che non riguarda minimamente le mie funzioni politico/amministrative. Di chi diffido totalmente, invece, è di coloro che sanno tutto. Ancor più se anonimi.

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  16. Mi scusi, le parlo in qualità di artista di strada (www.kamishibai.it), e quindi,facendo spettacolo in piazza da più di vent'anni, mi permetto di darle qualche consiglio: comprendo benissimo la necessità di fare qualcosa per regolamentare lo spettacolo di strada, ma non è certo questo il modo. la delibera sul libero spettacolo non deve essere imperniata sui romeni che strimpellano (lo so: magari suonassero bene!) e si aggirano tra i tavoli a chiedere l'elemosina (anche qui è "giusto": non si può certo parlare di "spettacolo" di strada). Nè si può minimamente pensare di ripristinare albi, tessere e schedari: l'art.121 del tulps, che obbligava i comuni alla tenuta dell'albo, fu abrogato nel 2001 proprio perchè obsoleto e non europeo (si legga le motivazioni dell'abrogazione) e ora lei vuol fare la stessa cosa...ma che diamine!
    Senza contare che il testo del regolamento ha sentore di essere stato redatto in contesto "vigileurbanistico" o giù di lì...
    Esiste in Italia la Federazione nazionale Arte di Strada (FNAS)la cui attività è riconosciuta a livello ministeriale e dalla commissione cultura della comunità europea. Uno dei loro compiti istituzionali (il Presidente, Luigi Russo, è il direttore del famoso Ferrara Buskers Festival, uno dei più grandi festival d'Europa sull' Arte di strada che fa un milione di spettatori in due weekend!), è proprio quello di intervenire presso le amministrazioni comunali che vogliono fare qualcosa (e non risolvere la grana..) per lo spettacolo di strada. Si veda le delibere eccellenti, intelligenti, che già esistono in Italia senza scomodare Monaco ( ma perchè poi??). la FNAS, ha il suo sito www.fnas.org, la segreteria si può contattare su info@fnas.org. Non esiti a chiedere, tanto "nisciuno nasce imparato" e sull'argomento nessuno ne sa più degli artisti stessi.

    Un saluto ed un invito a riflessione da Roberto Leopardi

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  17. Grazie sig. Leopardi. Guardi, avevo visitato il sito e mi sembra che una sorta di regolamentazione, volta a riconoscere la professionalità degli artisti di strada e conseguentemente limitare gli abusi di chi artista non è, sia auspicata dalla medesima Federazione. Senza scomodare Monaco, come dice lei, Firenze adotta un regolamento simile a quanto ho proposto. La "tessera dell'artista di strada" n.1 è stata consegnata simbolicamente dal vicesindaco di Firenze a Patti Smith... Comunque, ha ragione lei, nessuno nasce imparato, approfondisco. Grazie per il contributo (intellettuale, ovvio, che nessuno pensi male :-))

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  18. Firenze? un problema in più....veda che Firenze,ove di fatto è molto difficile passare di lì e far spettacolo, si tentava di far qualcosa più che altro per contrastare il fenomeno di accapparramento monopolistico della piazza da parte di artisti locali (del tipo: qua è zona mia e tu non ci puoi far spettacolo....da vergognarsi....)
    Le delibere che può scaricare dal sito della fnas sono molto variegate, alcune ponderate e molto europee, altre completamente assurde: Jesolo richiede una documentazione credo di poco inferiore ad una richiesta di fondi comunitari a Bruxelles!!: punteggi assegnati in base alla residenza (manco un area di spettacolo fosse un alloggio ater...), domande da presentare un mese prima!! e quella di Lignano ci sta dietro...ovvio, loro magari devono risolvere il problema del boom di presenze turistiche e conseguente arrivo di decine di artisti, ma insomma...c'è di sicuro da "prendere la mira" località per località...
    La Fnas è artefice della stesura delle migliori delibere comunali, nonchè delle due leggi regionali (Puglia e specialmente Piemonte) attualmente in vigore...anche se a dire il vero la FNAS auspica il varo di una legge nazionale alla quale i coumini devono poi adeguarsi...ma per intanto...li contatti liberamente, loro possono venire a Trieste di sicuro...

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  19. sono un musicista di strada,anche se da due anni non suono più a trieste,ma solo in friuli,a causa appunto di tutta questa gentaglia incapace e arrogante che arriva qui e si impossessa di zone e punti per ore ed ore,impedendo a chiunque di suonare.io sono stato minacciato personalmentepiu di una volta;ho dovuto subire soprusi proprio da coloro che piangono piu di tutti,gli zingari, che in superiorità numerica parecchie volte mi hanno cacciato via da posti in cui ero arrivato per primo,con prepotenza.E poi tutti i posti tappati,un'invasione di di accattoni tra cui ogni tanto spunta qualcuno d'una qualche qualità,di finti artisti,di mendicanti,tutti convinti di poter far soldoni,stressano le persone,insistono,strimpellando tutti la stessa roba trita e ritrita.Così ho scelto la regione,parto tranqiìuillo un giorno si e uno no,arrivo nei paesi,sempre bello pulito e in ordine,trovo un posto medio,suono il mio repertorio di canzoni italiane di pregio,sto tre ore circa,guadagno i miei quaranta euro e i complimenti di tantissime persone,e me ne torno a casa,lasciando a trieste la sua banda di straccioni.

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  20. si, vabbè, qui già si sfora dai termini di spettacolo di strada....questo è accattonaggio violento, un po' come succedeva a Firenze (vedi sopra), come si sta verificando a Roma, come succede da tempo a Venezia...da una parte non so quanto si possa semplificare il discorso dicendo che "tanto poi alla fine è la gente che decide se fermarsi o no, se mettere un soldo nel cappello o meno"...io, da artista di strada, posso solo commentare dicendo che l'artista avvisa, in genere alla fine dello spettacolo, con un sorriso, che farà un giro di cappello, e che conta sull'apprezzamento dalla parte del pubblico. O se musicista, lascia la custodia aperta, senza nemmeno mettersi a chiedere, ringraziando chi lascia un soldo con uno sguardo o un cenno del capo. Basta. Se sei bravo, i soldini arrivano. Non si chiede mai insistendo, non si insegue mai nessuno. Questo non fa parte della dignità dell'artista di strada.Io personalmente avviso addirittura prima di entrare in baracca che alla fine farò un giro di cappello: se a questo punto tu resti fino alla fine, ti godi lo spettacolo e alla fine non metti nulla, la brutta figura non la faccio io nel chiedere, ma tu nel non dare....ma va bene lo stesso così...Roberto Leopardi

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  21. ecco qua cosa ne pensa il mondo dell'arte di strada italiano:
    http://www.fnas.org/newsletter/file/fnas-informa_01_2011.pdf

    compilimenti....(sigh!)

    Roberto Leopardi

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