“PER TRIESTE PIU’ PULITA”: PRESENTATO DALL’ASSESSORE ROVIS IL NUOVO REGOLAMENTO DI IGIENE URBANA, APPROVATO DALLA GIUNTA MUNICIPALE E ORA ALL’ESAME DI CIRCOSCRIZIONI E CONSIGLIO COMUNALE.
La Giunta municipale ha approvato lunedì 26 aprile il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti urbani ed assimilati e la pulizia del territorio del Comune di Trieste. E, nel pomeriggio dello stesso giorno, l’assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Rapporti con Aziende e Società partecipate Paolo Rovis - assieme al direttore d'Area Edgardo Bussani, al direttore del Servizio Controllo Attività Esternalizzate Alberto Mian e ai responsabili di Servizio di AcegasAps Walter Nicoletto e Carlo Pepe - ha presentato il nuovo regolamento che va a sostituire il precedente, in vigore dal 1992.
“Questo nuovo regolamento, più rispondente e attento alle esigenze attuali - ha spiegato l’assessore Paolo Rovis - vuole essere una bozza aperta che passerà ora al vaglio delle Circoscrizioni, sarà confrontato con le categorie economiche e approderà entro la metà di giugno in Consiglio comunale per la sua approvazione definitiva. Si tratta di un buon regolamento, che punta sul maggior coinvolgimento possibile e che nasce dal lavoro di un anno, prendendo spunto anche dall’analisi di quanto già di positivo è stato fatto in materia in 12 città italiane di dimensioni e caratteristiche simili a Trieste”.
Il nuovo regolamento si sviluppa in 49 articoli e 5 titoli: dalle “Disposizioni generali” alle “Norme relative al conferimento, asporto ed avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti urbani o speciali assimilati agli urbani”, e ancora dalle “Norme relative alla pulizia del territorio” a “Controlli e sanzioni” e “Disposizioni finali e transitorie”. Tra le novità figura ad esempio anche la possibilità di sistemazione di “contenitori dedicati” all’interno di aree private per offrire un servizio più personalizzato; la predisposizione, nell’ambito dell’attuazione di strumenti urbanistici particolareggiati, di spazi per isole ecologiche per la raccolta differenziata o indifferenziata; l’obbligo di raccolta differenziata durante le manifestazioni pubbliche; l’obbligo di ridurre il volume dei rifiuti da imballaggio in cartone, spezzandoli o piegandoli; il divieto di abbandonare rifiuti al suolo oltre a tutta una serie di disposizioni che regolamentano l’attività di volantinaggio, di pulizia delle aree private o in concessione a pubblici esercizi.
Il regolamento - sul rispetto del quale vigilerà la Polizia municipale, le Guardie ambientali del Comune, ma anche all’occorrenza funzionari e personale ispettivo dell’Azienda Sanitaria Triestina e degli organi di Polizia - prevede anche una serie di mirate sanzioni. Ad esempio la tracciatura di scritte o graffiti sui cestini stradali o la manomissione degli stessi viene punita da 150 a 900 euro; la pipì di un cane su porte, vetrine di negozi, arredi urbani, macchine o moto costa dai 50 ai 300 euro; la lordatura del suolo pubblico con liquidi o materiali imbrattanti o maleodoranti prevede una sanzione dai 250 ai 1500 euro.
E' compresa in questa categoria anche la gomma da masticare, che se gettata a terra imbratta il suolo richiedendo costosi interventi per la rimozione. Il trasgressore si vedrà appioppare una multa di 500 euro.
Le deiezioni canine non raccolte costeranno anch'esse 500 euro al proprietario dell'animale, al posto dei 200 euro precedentemente previsti.
“Ma al di là delle sanzioni, puntiamo soprattutto a dotarci di una regolamento condiviso e frutto del maggior coinvolgimento possibile – ha detto l’assessore Paolo Rovis - uno strumento che sia puntualmente in grado di migliorare la vivibilità e la qualità ambientale di Trieste, a tutto beneficio dei cittadini residenti e dei turisti che visitano la nostra della nostra città”. “Il regolamento - ha confermato l’assessore Rovis - sancisce inoltre l’avvio dell’obbligatorietà della raccolta differenziata, ciò che avverrà a partire dal primo gennaio 2011, ovvero quando saranno raddoppiate, passando da 500 a oltre 1000, le isole ecologiche con i diversi specifici contenitori dedicati alla raccolta di vetro, carta, plastica e secco”.
(Comunicato a cura di Gianni Cernoia, Ufficio Stampa del Comune di Trieste)
buonasera approposito di immondizia le sagnalo il degrado che incontrano i turisti a San Giusto,fa male veder ricordata la città per le bottiglie rotte sul selciato o immondizia lasciata qua e la.Or bene non commento le possibilità dell'amministrazione,ma un servizio continuo di pulizia nei luoghi dove arrivano i turisti e solo un invito a farli ritornare.In ultimo dato il notevole aflusso sempre a San Giusto di pulman sarebbe una gran cosa mettere una squadra di vigili urbani per agevolare gli autisti che ora devono far mille peripezie per destreggiarsi nel piazzale.Distinti saluti Stefano
RispondiEliminaSan Giusto è in effetti una zona critica. Frequentata da alcuni maleducati in alcune ore del giorno e da molti turisti in altre. Compatibilmente con il bilancio, potenzieremo l'attività di pulizia, almeno durante i mesi estivi.
RispondiEliminaPer quanto ai pullman, interesserò in merito il comandante del vigili. Va detto però che gli autisti sono piuttosto abituati a destreggiarsi in spazi angusti, vista la conformazione dei centri storici di tutte le città italiane: non sono a "misura di pullman", ma anche in questo consiste la loro bellezza.
Grazie per la segnalazione, un cordiale saluto.
buonasera
RispondiEliminasono d'accordo praticamente su tutto (e glielo dice uno che ormai da anni non vota più vista la sfiducia totale nella classe politica italiana).
Vorrei mettere l'accento su alcuni punti che spero vengano presi in considerazione:
1. Come ho già letto in altro post, più di un cittadino ha sottolineato come spesso i contenitori della differenziata siano strapieni (confermo via Fabio Severo, sia altezza foro Ulpiano che ospedale militare).
Lei aveva detto che avrebbe "strigliato" l'acegas...mi sa che dovrebbe farlo ancora più spesso visto che il problema persiste (obbligarli a farlo SEMPRE una volta alla settimana non sarebbe male);
2. Multare i proprietari di cani che non puliscono è giustissimo.....ma mi sa che i controlli non sono così intensi visto che non mi sembra che la sporcizia in questione diminuisca....anzi...qualche pattuglia dei vigili in borghese non sarebbe una soluzione?
3. Giusto anche multare le persone che fanno i loro bisogni per strada...ma diventare finalmente una città civile e ripristinare dei bagni pubblici no? (tipo quelli che c'erano in piazza della borsa)....che ci siano dei cafoni che ne approfittano è vero, ma a volte anche una persona civile può trovarsi nella necessità di espletare il suo bisogno...e dover far la fila chilometrica in un locale il sabato sera non è il massimo.....
4. Infine una preghiera.....perchè non mettere su tutto il lungomare dei divieti di gettare a terra e soprattutto in mare i mozziconi di sigarette (con conseguente salatissima multa)?
E' dimostrato che le cicche sono la prima o seconda causa di inquinamento dei mari....si è tollerato fin troppo, mi pare, il fatto che la gente butti la sigaretta in acqua per spegnerla...basta vedere lo schifo che si presenta sugli scogli di Barcola ogni estate con chili di mozziconi che giacciono li....un'estate di multe in grande quantità potrebbe far cambiare questa abitudine non le pare?
Grazie per l'attenzione
mike
Caro Mike, mi pare che c'intendiamo dal momento che anch'io sono d'accordo praticamente su tutto quanto dice lei.
RispondiEliminaPer comminare le sanzioni si deve prendere il trasgressore sul fatto e l'infrazione viene commessa in pochi secondi. Da qui l'evidente difficoltà.
Vengono già effettuati appostamenti in borghese, a seguito di specifiche segnalazioni, e di solito l'azione repressiva è efficace.
Per quanto ai bagni pubblici, stiamo verificando delle possibili soluzioni, compatibilmente con la disponibilità di bilancio, notoriamente... striminzita!
La ringrazio per i suggerimenti.
Buongiorno, avrei una domanda da porle. Posto che le deiezioni dei nostri amici cani si debbano! raccogliere, vorrei sapere da lei come, alla luce del nuovo regolamento, debbano comportarsi i proprietari di animali che vivono in città e in pieno centro cittadino, in merito alle deiezioni liquide (altrimenti dette pipì). Nelle aiuole non le possono fare, nè nei marciapiedi, nè davanti a pubblici esercizi o abitazioni, nè sulle ruote di auto o moto...in sostanza quali spazi restano a loro accessibili senza incorrere nelle multe? E' impossibile che un cane faccia pipì in casa e trovo assurdo accanirsi in tal senso visto che le strade del centro sono piene di negozi o abitazioni. Se le persone fosse responsabili basterebbe che raccogliessero le deiezioni solide per avere una città pulita, senza parlare dei mozziconi di sigarette o delle cartacce che ingombrano le strade. Grazie per l'attenzione
RispondiEliminaCredo lei abbia delle informazioni errate. Nessun divieto è previsto in merito alla pipì dei cani per aiuole, nè per i marciapiedi.
RispondiEliminaHo proposto di "preservare" le proprietà private esposte al pubblico passaggio. Quindi: portoni delle abitazioni, porte e vetrine dei negozi, automezzi e motocicli. "Pipì libera" per muri, alberi, suoli e ogni altra superficie pubblica.
Si tratta comunque di una proposta. Modalità diverse potranno venir decise, come è giusto che sia, dal Consiglio Comunale in fase di discussione e votazione della delibera.
Per quanto a mozziconi e cartacce, il regolamento contiene ovviamente misure per prevenire e sanzionarne l'abbandono.
Buonasera, innanzitutto la ringrazio vivamente per la risposta; sono l'Anonima che le ha scritto il 18 Maggio a proposito delle deiezioni liquide dei nostri amici cani. Mi sono preoccupata non poco della cosa, perchè nella stessa mattinata del 18 mentre portavo a spasso il mio cane sono stata pesantemente insultata, davanti a molte persone, da un negoziante che è uscito furibondo dal negozio perchè la mia cagnolina aveva fatto una minuscola pipì sul marciapiede al confine tra il suo e un altro negozio dicendomi che in base al nuovo regolamento sarei stata passibile di multa e sciorinando tutte le cose che le ho scritto. Mi ha trattata da delinquente, offesa e voleva chiamare i vigili per farmi multare. Sono rimasta basita e visto che questa è una città che ama gli animali e molte persone, soprattutto anziani, li posseggono mi chiedevo come fosse possibile l'introduzione di un regolamento che penalizzasse fortemente chi abita nel centro cittadino senza verde intorno. alcuni sostengono inoltre che nel regolamento sarà previsto di dover girare con bottiglie di acqua per lavare la pipì del cane. C'è molta confusione in merito e poca informazione, nel frattempo, in attesa dell'approvazione del regolamento, la gente si inventa tutto ed il contrario di tutto, purtroppo. La ringrazio per la risposta che provvederò a mettere sotto al naso del negoziante, facendogli presente che in ogni caso il regolamento è ancora in fase di approvazione ed è passibile di eventuali modifiche. Sono una persona educata, che raccoglie sempre gli escrementi e non getta nulla per terra, essere trattata da delinquente mi ha profondamente ferita.
RispondiEliminaCordialità,
Monica
Gentile Monica, mi spiace per l'accaduto. Ho previsto una campagna informativa a partire dall'approvazione del nuovo regolamento, sì che ciascun cittadino possa essere informato in modo preciso.
RispondiEliminaMa al di là delle regole scritte, vanno evitati gli "integralismi" e va fatto prevalere il buon senso. Quello che mi sembra lei abbia dimostrato di possedere.
Un cordiale saluto.
Egr. Sig. Rovis,
RispondiEliminapropongo una soluzione molto semplice, ma nessuno sembra darmi retta.
Dal momento che ci sono circa 12.000 cani a Trieste, non si potrebbe "tassare" i proprietari anche di un solo euro al mese (raggiungendo così la ragguardevole somma di circa 10.000 euro al mese) e pagare qualcuno (creando così anche qualche posto di lavoro) che si occupi della pulizia delle strade o dei muri per quanto riguarda le pipì dei cani?
Invece sono d'accordo sul multare chi non raccoglie la popò, poichè quella è facilmente asportabile.
Oggi purtroppo, in un forum di cinofili, alcuni utenti hanno scritto che non verranno mai a Trieste (per non essere costretti a mettere un catetere alle loro bestiole...); tutto ciò suona come una barzelletta, ma secondo me non è così.
Nell'estate 2009 ho conosciuto una coppia di tedeschi con cane al seguito e una parigina con cane al seguito. Sono rimasti affascinati dalla bellezza della città, ma molto delusi dall'assenza di servizi per i loro quattrozampe.
I cani sono tanti, e tanta è l'inciviltà di pochi soggetti; cerchiamo di venirci incontro... a me la proposta della "tassazione" non sembra malvagia...
Cordiali saluti
Chiara
su http://www.retecivica.trieste.it non trovo il testo completo del regolamento.
RispondiEliminaSon mi imbranà o no lo gavè ancora messo?
Non c'è perché il nuovo Regolamento non è ancora in vigore. Al momento è stato approvato da tutte e sette le Circoscrizioni e, rispetto alla versione originale, è già stato modificato il alcuni punti, come normalmente accade.
RispondiEliminaDeve ripassare in Giunta, poi nella Commissione competente, ed infine va all'esame dal Consiglio comunale.
Uno stralcio del regolamento proposto è pubblicato su questo blog, in un post più recente di questo.
la preoccupazione per le merdacce dei cani non faccia dimenticare che in piazza libertà dove passano 90% dei turisti in macchina o peggio a piedi se arrivati in treno, ci sono alcuni punti in cui per maleducazione e incuria di zingari e mendicanti vari, si accumulano più immondizie e bottiglie rotte che in un lercio immondezzaio, eppure gli spazzini non le raccolgono per settimane intere. ora se è impossibile tenere pulita tutta la città, sembrerebbe altrettanto impossibile che tra una pulizia e l'altra di un posto che migliaia di persone ogni giorno vedono, riescano a passare addirittura settimane come documentato da foto che ho scattato, ad esempio intorno alla sala tripcovich, lato piazza quindi in vista di chiunque arrivi a trieste, dove le scovazze in schifosa e vistosa quantità sono sempre presenti. il tragico che nella foto di inizio luglio oltre a essercene altre in più, ci sono sempre le stesse scatole, confezioni, avanzi, bottiglie e scovazze di inizio giugno, che significa che non sono state raccolte per 4 settimane, ed è solo la punta dell'iceberg, ma visibile a migliaia di passanti e turisti. lo stesso in corso cavour lato dx, già l'edificio è fatiscente, colle scovazze poi è un poema che difficilmente il viaggiatore scorderà. vergogna, altro che
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