L'assessore alla Sanità della giunta Serracchiani, Maria Sandra Telesca. |
1 luglio 2015
Un atteggiamento di chiusura incomprensibile. È questa la prima impressione che si ricava dalla risposta dell'assessore regionale alla Sanità, Maria Sandra Telesca, all'interrogazione presentata ieri dal consigliere regionale Alessandro Colautti, volta a far erogare il "Bonus Bebè" ai nati nel 2014, ingiustamente e unici esclusi dal provvedimento a sostegno della natalità.
La "partita" non è però chiusa. Entro il mese di luglio il Consiglio Regionale varerà l'assestamento di bilancio - valore circa 300 milioni di euro -, all'interno del quale, se vi sarà la volontà politica, potranno venire reperite le risorse per far fronte alla giusta richiesta di tanti genitori del Friuli Venezia Giulia.
In alternativa, rimane l'impegno assunto dall'assessore comunale di Trieste, Laura Famulari, la quale, accogliendo la proposta avanzata da Paolo Rovis, capogruppo di "Trieste Popolare" in Comune, ha garantito che se non provvederà la Regione ci penserà il Comune di Trieste. Ovviamente, in questo caso, solo per le famiglie residenti nel capoluogo giuliano.
Ancora un mese, quindi, per avere notizie definitive. Nel frattempo, non va distolta l'attenzione da una battaglia legittima e giusta affinché i bimbi nati nel 2014 siano trattati alla pari di tutti coloro che, nella venuta al mondo, li hanno preceduti e seguiti.
Qui sotto, la risposta dell'assessore Telesca.
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