Il sito di informazione "The Chronicle" ha fatto le pulci alle ultime spese della Camera dei Deputati. Quelle non indispensabili, che in tempo di crisi per famiglie e imprese dovrebbero essere state tagliate. E invece...
Il sito ci delizia con i duecento mini-bar “monoporta di color marrone”, che la Camera, a gennaio, ha pagato 43.200 euro. Un frigo ogni tre deputati, 216 euro cadauno. Un prezzo molto scontato che, se suddiviso fra tutti gli "onorevoli", farebbero appena 72 euro a testa.
La domanda sorge spontanea: se proprio ritengono indispensabile dissetarsi con bibite fresche appena fuori dall'ufficio, i nostri deputati non potevano mettere mano al proprio portafoglio che ogni mese si rimpingua con 12.500 euro netti?
C'è poi l’appalto rinnovato per la gestione dei social network, per 98.800 euro. Twittare le notizie della Camera decisamente non costa poco. E paghiamo sempre noi.
E ancora: 6.380 euro per delle videocassette (videocassette nel 2015? mah...), per proseguire con abat-jour, lampade da tavolo, da parete, a sospensione, rispettivamente per 13mila, 4.750 e 19.320 euro. E arrivando agli 11mila euro per gli appendiabiti della Camera, appaltati il 4 marco scorso: anche questi, visto il prezzo, appendiabiti sicuramente molto "onorevoli".
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