"Nigeria, vai su Wikipedia: 60% del territorio è in mano ai fondamentalisti islamici di Boko Haram, la restante parte Ebola".
Così ha affermato Alessandro Di Battista, deputato grillino e vice presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari della Camera dei deputati, durante una manifestazione del suo partito.
A parte che è alquanto preoccupante che il vicepresidente della Commissione Affari Esteri si informi su Wikipedia, sorprende (ma non troppo, visto il soggetto) l'enormità della bufala. Prontamente smascherata dagli analisti di Pagella Politica e sottolineata due giorni fa in un apposito articolo dal prestigioso New York Times.
Dove il deputato viene puntualmente e oggettivamente smentito: Boko Haram è di certo un fenomeno preoccupante, ma non controlla alcuno degli stati che formano la Nigeria. Per quanto a Ebola, al tempo della improvvida affermazione di Di Battista i casi accertati erano appena 20. E, poco dopo, l'OMS avrebbe dichiarato che la Nigeria è "Ebola-free".
Ma anche la citazione a Wikipedia è sbagliata. Il sito, infatti, non riporta alcuno dei dati che Di Battista propina con sicumera ai suoi fans.
Insomma, Di Battista bocciato su tutta la linea. Ma famoso nel mondo. Per le sue balle.
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| Dibba sul New York Times. |


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