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LA MOZIONE DI PAOLO ROVIS (PdL) CONTRO LA DEREGOLAMENTAZIONE DEL SERVIZIO TAXI ACCOLTA DAL COMUNE DI TRIESTE.



Alla presenza di un folto gruppo di artigiani tassisti, presenti in Aula e in piazza Unità d’Italia, il Comune di Trieste, durante la seduta di Consiglio comunale di ieri sera, ha accolto la mozione presentata dal consigliere comunale Paolo Rovis (PdL) a difesa dell’attuale regolamentazione del servizio pubblico dei TAXI, contro l’ipotesi di liberalizzazione avanzata dal governo Monti.

“Questo è quanto dovrebbe fare sempre la politica, a tutti i livelli: non chiacchiere o beghe incomprensibili, bensì ascolto delle esigenze dei cittadini e delle categorie dei lavoratori e l’assunzione di posizioni chiare e nette” ha commentato Paolo Rovis dopo il dibattito, durante il quale tutti i Gruppi politici hanno espresso consenso al documento.

Un tema scottante e attuale, quello dei TAXI, che vede il lavoro degli artigiani del settore minacciato da un governo che sembra dimostrare poca sensibilità e preparazione.

Ma di quale liberalizzazione stiamo parlando! – si infervora Rovis - Quella che vorrebbe consegnare il settore nelle mani di poche società di capitali oligopolistiche, distruggendo la dignità e la sostenibilità economica di un intero comparto artigiano? I TAXI sono già ben regolamentati: sono i Comuni che decidono numero delle licenze e tariffe. Lo fanno secondo le necessità dal proprio territorio, che conoscono bene. In accordo con gli operatori, i sindacati, le associazioni dei consumatori. Un sistema partecipato, che funziona benissimo, garantendo la qualità del servizio, la trasparenza e la sicurezza per gli utenti. E un normale reddito alle 250 famiglie dei tassisti triestini: di questi tempi, non mi sembra poco”.

E in effetti, come documenta Rovis, laddove si è proceduto a deregolamentare i TAXI, la qualità del servizio è scaduta assieme alla qualità del lavoro e le tariffe sono esponenzialmente aumentate “tant’è che nei Paesi europei dove questo è avvenuto si sta facendo marcia indietro - aggiunge il consigliere del PDL – mentre in Germania, tanto cara al presidente Monti, il sistema è identico al nostro e nessuno si sogna di modificarlo”.

Ma qual è l’utilità della decisione di un Comune, rispetto alle più alte competenze del governo? “Qualsiasi decreto governativo dev’essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni – ha spiegato Paolo Rovis – e una posizione chiara dei rappresentanti locali dei cittadini di Trieste sarà senz’altro utile ai parlamentari espressi dal nostro territorio, quando saranno chiamati a esprimersi con il voto sulle scelte del governo”.

Il documento accolto ha anche un’ulteriore valenza. Quella di rivendicare l’autonomia di un territorio di decidere in merito ai servizi pubblici attivi sullo stesso.

“Oggi il servizio TAXI è affidato ai Comuni. Il governo vorrebbe consegnarlo a un’Autorità tecnica romana, distante dai cittadini e completamente slegata dal territorio. Vorrebbe sostituire la condivisione partecipata locale con una imposizione tecnocratica centrale. È del tutto inaccettabile, specialmente quando le ragioni di un federalismo amministrativo sono sentite e condivise ormai da quasi tutti.”

“Anche per questo mi auguro che la giusta battaglia degli artigiani tassisti vada a buon fine: la loro vittoria sarebbe anche la vittoria dei cittadini e delle Istituzioni a loro più vicine” ha quindi concluso Paolo Rovis.

(Comunicato stampa del 17.01.2012 - Foto di John Gubertini)
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