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SOCIETA' DEL COMUNE: CHIUDIAMO CIO' CHE NON SERVE PIU', RISPARMIAMO OLTRE 100MILA EURO L'ANNO.



Nel 2007 era indispensabile costituirla. Oggi non serve più e non ha personale dipendente. Quindi, eliminiamola e risparmiamo oltre 100mila euro all'anno.

Questo potrebbe essere, in sintesi, il breve percorso di AMT Trasporti, una società controllata dal Comune di Trieste il cui unico scopo è di detenere le azioni di Trieste Trasporti, l'azienda concessionaria del trasporto pubblico locale della provincia triestina.

Fu mia la proposta deliberativa, approvata dal Consiglio comunale 4 anni fa, di scindere AMT (azienda che gestisce i parcheggi di superficie) in due società distinte. Diversamente, Trieste Trasporti - circa 1000 dipendenti - non avrebbe potuto concorrere alla gara per mantenere in capo a sé la concessione per il servizio di trasporto pubblico. E la "nostra" azienda di trasporto pubblico, la Trieste Trasporti, andava e va tutelata.

Recentemente è cambiata la situazione: gara rimandata al 2014 (per ora) e strategia diversa. Concorrerà una società regionale, partecipata a sua volta proprio da Trieste Trasporti. Quindi AMT Trasporti può venire sciolta e il Comune di Trieste diventerà azionista diretto e di maggioranza dell'azienda che ogni giorno trasporta migliaia di cittadini sui propri autobus.

Istituii un "contenitore" quando serviva, propongo di scioglierlo quando non serve più. Risparmiando qualcosa.

Qui sotto, per chi ha voglia di leggere, il testo completo della mia mozione, protocollata nei giorni scorsi.

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Mozione consiliare avente per oggetto
“Ipotesi di scioglimento della società AMT Trasporti srl.” 

Il Consiglio comunale di Trieste,

premesso che

con deliberazione n. 70 dd. 16 luglio 2007 il Consiglio comunale di Trieste ha approvato la costituzione della società AMT Trasporti srl, mediante un’operazione di scissione parziale e proporzionale della società “in house” AMT spa;

il Comune di Trieste è socio di maggioranza assoluta della società AMT Trasporti srl, detenendone l’87,40% del capitale sociale;

la società AMT Trasporti srl è socio di maggioranza assoluta della società Trieste Trasporti spa, detenendone 20.421 azioni nominali, pari al 60,06% del capitale sociale;

ricordato che

l’articolo 18, comma 2, lettera a) del D.lgs. 422/1997 dispone che sono escluse dalla possibilità di partecipare alle gare per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale le “società che, in Italia o all’estero, gestiscono servizi in affidamento diretto o a seguito di procedure non a evidenza pubblica, e delle società dalle stesse controllate o ad esse collegate, delle loro controllanti e delle società di gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni patrimoniali”;

la società Trieste Trasporti spa, in conseguenza del controllo da parte della società “in house” AMT spa, ricadeva nella fattispecie enunciata e pertanto l’operazione di scissione si rese all’epoca indispensabile per garantire la possibilità a Trieste Trasporti spa di partecipare alla gara per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale nella provincia di Trieste, gara che si preannunciava imminente, in vista della scadenza della concessione in capo a Trieste Trasporti spa, prevista per il 31.12.2010;

rilevato che

prima della scadenza è subentrata una proroga della concessione dei servizi di trasporto pubblico locale nella provincia di Trieste e la relativa gara, salvo ulteriori e diverse decisioni da parte della Regione FVG, dovrebbe svolgersi non prima del 2014;

alla gara non concorrerebbero più, come inizialmente previsto, le singole aziende concessionarie del servizio di TPL in ciascuna provincia della Regione, bensì un’unica Società consortile, a sua volta partecipata dalle società afferenti ai territori ove esercitano il servizio concesso;

ritenuto che

quest’ultima ipotesi – partecipazione della Società consortile regionale - farebbe venir meno i motivi ostativi di cui al citato art. 18 comma 2, lettera a) del D.lgs. 422/1997, per superare i quali si rese necessaria l’operazione di scissione parziale e proporzionale della società AMT spa;

di conseguenza, lo scopo stesso dell’esistenza della società AMT Trasporti srl – detenere quote di capitale di Trieste Trasporti spa – sembrerebbe esaurito;

appurato che

il caso di scioglimento della società AMT Trasporti srl, le quote della controllata, ora dalla stessa detenute, si trasferirebbero ai Comuni soci che diventerebbero azionisti diretti della società Trieste Trasporti spa e che il combinato disposto della partecipazione del Comune di Trieste in AMT Trasporti srl (87,40%) e di quest’ultima in Trieste Trasporti spa (60,06%), garantirebbe al Comune di Trieste il ruolo di azionista di maggioranza assoluta della società Trieste Trasporti spa;

in un’ottica di razionalizzazione dell’assetto e del contenimento dei costi delle società pubbliche, lo scioglimento della società AMT Trasporti srl produrrebbe un risparmio pari al valore della produzione, attestatosi nel 2010 a euro 114.813,00;

considerato che

la presenza diretta e maggioritaria del socio Comune di Trieste nella società concessionaria del servizio di trasporto pubblico locale Trieste Trasporti spa può risultare opportuna in termini di “peso” territoriale e politico, anche e soprattutto nell’ambito dei rapporti con la Società consortile regionale che presumibilmente concorrerà alla gara per l’affidamento del servizio TPL sull’intero territorio della Regione FVG,

impegna il Sindaco e la Giunta,

per i motivi sopra espressi, a valutare l’ipotesi di procedere, nei tempi ritenuti opportuni, allo scioglimento della società AMT Trasporti srl e al contestuale e proporzionale trasferimento al Comune di Trieste delle quote azionarie da questa detenute nella società controllata Trieste Trasporti spa e in altre società.

Paolo Rovis


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