12 settembre 2015
E i consiglieri regionali eletti a Trieste stanno zitti.
"C'è voluto l'intervento di Alessandro Colautti, consigliere regionale di Udine, da me sensibilizzato sulla vicenda e che ringrazio, per avere una risposta dalla Regione in merito ai risarcimenti dovuti alle piccole imprese triestine danneggiate dall'alluvione dell'ottobre 2014. Ai consiglieri triestini, evidentemente, della sorte di imprese della città che li ha eletti non importa granché".
"C'è voluto l'intervento di Alessandro Colautti, consigliere regionale di Udine, da me sensibilizzato sulla vicenda e che ringrazio, per avere una risposta dalla Regione in merito ai risarcimenti dovuti alle piccole imprese triestine danneggiate dall'alluvione dell'ottobre 2014. Ai consiglieri triestini, evidentemente, della sorte di imprese della città che li ha eletti non importa granché".
Lo rileva con amarezza Paolo Rovis, capogruppo di "Trieste Popolare" in Comune, a seguito della risposta all'interrogazione, suggerita da Rovis stesso, con la quale sono stati chiesti lumi sui risarcimenti attesi da negozi e pubblici esercizi di Trieste alluvionati quasi un anno fa.
"Tutti piccolo imprenditori che all'epoca hanno seguito le indicazioni del Sindaco: produrre la documentazione dei danni, farla asseverare da un professionista (a pagamento), portarla al Comune che l'avrebbe trasmessa alla Regione per ottenere i risarcimenti previsti dalla legge 22/2007. Procedura svolta sia dagli interessati che dal Comune" - spiega Rovis - "e soldi spesi dai titolari per pagare le parcelle dei professionisti. Ma senza risultato."
Anzi, la questione ha ormai assunto i contorni della beffa. Perché, aggiunge Paolo Rovis, "la risposta del vicepresidente Bolzonello è una presa in giro. La legge c'è, i soldi no. E continuano a non esserci, nonostante in un anno siano trascorse due occasioni - la legge finanziaria e l'assestamento - dove i finanziamenti si sarebbero potuti trovare facilmente".
Infatti, Bolzonello si limita ad "auspicare" che in futuro qualche spicciolo per un risarcimenti parziale lo si riesca a trovare. "Auspicare?? Ma lui è il vicepresidente regionale, non uno che passa di lì per caso." - sbotta Rovis - "Le risorse le trovi e si risarciscano le imprese triestine, come è stato loro promesso!".
Altrimenti, ha concluso il capogruppo di "Trieste Popolare", "non ci si lamenti se i cittadini sono schifati dalla politica e non credono più a nessuno. Se gli esempi sono questi, hanno perfettamente ragione."
"Tutti piccolo imprenditori che all'epoca hanno seguito le indicazioni del Sindaco: produrre la documentazione dei danni, farla asseverare da un professionista (a pagamento), portarla al Comune che l'avrebbe trasmessa alla Regione per ottenere i risarcimenti previsti dalla legge 22/2007. Procedura svolta sia dagli interessati che dal Comune" - spiega Rovis - "e soldi spesi dai titolari per pagare le parcelle dei professionisti. Ma senza risultato."
Anzi, la questione ha ormai assunto i contorni della beffa. Perché, aggiunge Paolo Rovis, "la risposta del vicepresidente Bolzonello è una presa in giro. La legge c'è, i soldi no. E continuano a non esserci, nonostante in un anno siano trascorse due occasioni - la legge finanziaria e l'assestamento - dove i finanziamenti si sarebbero potuti trovare facilmente".
Infatti, Bolzonello si limita ad "auspicare" che in futuro qualche spicciolo per un risarcimenti parziale lo si riesca a trovare. "Auspicare?? Ma lui è il vicepresidente regionale, non uno che passa di lì per caso." - sbotta Rovis - "Le risorse le trovi e si risarciscano le imprese triestine, come è stato loro promesso!".
Altrimenti, ha concluso il capogruppo di "Trieste Popolare", "non ci si lamenti se i cittadini sono schifati dalla politica e non credono più a nessuno. Se gli esempi sono questi, hanno perfettamente ragione."
DOPO L'ARTICOLO DE "IL PICCOLO", LEGGI L'INTERROGAZIONE E LA RISPOSTA DELLA REGIONE.
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