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COMUNI-CHIAMO CHE TRIESTE A NATALE PIACE DI PIÙ COM'ERA PRIMA.

Il sito web del servizio "Comuni-Chiamo", utilizzato dal Comune di Trieste.

Parlare di Natale a luglio? Di nuovo la polemica sugli alberi??? No, tranquilli.

Si spera che la disapprovazione popolare dell'anno scorso - riguardo la scelta di eliminare gli allestimenti natalizi - sia servita affinché la giunta Cosolini produca, fra qualche mese, qualcosa di meglio di uno spelacchiato alberello.
Richiamo il tema solo per una curiosità.

Il Comune ha aderito, pagando 12mila euro l'anno, al circuito "Comuni-Chiamo". Il sindaco ha informato con enfasi i cittadini di questa innovazione, che consente di segnalare via web i disservizi e di monitorare le soluzioni adottate dall'amministrazione. Ebbene, il sito di "Comuni-Chiamo" - servizio scelto da Cosolini - ne dà a sua volta notizia.

Per farlo, pubblica una bella immagine-simbolo di Trieste. Quale? Quella che vedete qui sopra: piazza Unità d'Italia con l'allestimento natalizio. Non certo quello, imbarazzante, dell'anno scorso. Bensì quello del 2010, giunta di centrodestra.

Chissà se l'assessore comunale al Turismo Fabio Omero se n'è accorto? Si, l'assessore che l'anno scorso decise che Trieste non debba meritare più di un'unica, smilza porzione di abete e che definì l'allestimento precedente: “Quello schifo dei 24 alberelli di piazza Unità d'Italia".

Beh, prenda atto che, oltre alla maggioranza dei Triestini, nemmeno la società pagata dalla giunta di cui fa parte pare essere d'accordo con lui.
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