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FINALE ITALIA-SPAGNA: ANCHE A TRIESTE IL COMUNE METTE LO SCHERMO IN PIAZZA!



ELEGANTI IMMAGINI IN BIANCO E NERO PER COERENZA CON L'ARCHITETTURA CIRCOSTANTE.

SALVAGUARDATO IL DIRITTO AL RIPOSO: UN'ORDINANZA FARA' SPEGNERE LO SCHERMO IN PIAZZA E TUTTI I TELEVISORI DI TRIESTE A META' DEL SECONDO TEMPO.


Trieste alla pari con le maggiori città italiane. Anche nel capoluogo giuliano sarà possibile seguire la finale dei campionati europei su uno schermo appositamente installato in piazza Unità d'Italia. Ma, giustamente, fino alla metà del secondo tempo. Perché anche il diritto al riposo va salvaguardato. Un'apposita ordinanza farà così spegnere tutti gli apparecchi televisivi della città alle 22.10.

"Abbiamo voluto dare il segnale che Trieste è una città moderna ed europea" - ha dichiarato con orgoglio il sindaco Cosolini (PD) - "e perciò i cittadini potranno assistere alla finale Italia-Spagna nella nostra piazza-simbolo, tutti assieme e quasi fino al termine della partita".

Ma, nonostante il tifo per la Nazionale unisca tutte le parti politiche, è già polemica. Durante la conferenza stampa di presentazione dello schermo, con tanto di prove tecniche di trasmissione (vedi foto), dalle opposizioni si leva un inquietante interrogativo: dove sono i colori?? E per la dimensione dello schermo (quasi 15 pollici, secondo quanto comunicato dal Comune) si è tenuto conto di un pubblico stimato fra le 7 e le 10mila persone?

"Polemiche becere e strumentali" - taglia corto il sindaco mentre ammira le potenti antenne dell'apparecchio -. "Il bianco e nero è più riposante e poi i colori non sono consoni al sobrio stile della piazza. Per quanto alla dimensione, 15 pollici bastano e avanzano: abbiamo voluto che la gente stia più vicina e unita, fianco a fianco, solidale. Tutti valori che con il centrodestra andavano dispersi tra luci, colori, palchi giganti".

Già, il palco. Dove verrà posizionato l'atteso schermo pubblico? Il sindaco non si fa prendere in contropiede. "Lo schermo, che ricordo è un gioiello della Brionvega, verrà collocato sopra un pratico tavolino da campeggio. Pieghevole e con la scacchiera disegnata sopra. Una vera e propria installazione artistica, donataci dagli indignati che l'autunno scorso occupavano piazza Unità con le tende. A loro non serviva più, è stato un gesto di generosità che apprezzo."


Dubbi fugati, dunque, e tutto pronto a Trieste per l'attesa finale di domenica.

Secondo il new-style della giunta Cosolini, già sperimentato con il minimalista allestimento natalizio dell'anno scorso (vedi foto a lato). Anche in quel caso si levarono vibranti proteste per l'unico albero installato in piazza Unità, da alcuni definito "cipresso di Natale", "il più brutto albero di Natale del mondo", e perfino "la fiera della miseria".

Ma, allora come oggi, la giunta triestina di centrosinistra tira dritto. "La smettano di protestare, perché è questa la città che vogliamo: sobria, silenziosa, austera." Domenica tutti in piazza, dunque. Pronti a gridare, davanti allo schermo di Cosolini: "Forza Italia"!


Testo satirico. Fatti e commenti riportati sono immaginari.
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