28 mar 2015

EUROSTAT: I (VERI) NUMERI DEI PROFUGHI IN EUROPA E IN ITALIA.


Sono oltre 625.000 i richiedenti asilo nei 28 Stati dell'Unione Europea. Il dato si riferisce al 2014 e segna un incremento di 191.000 unità, pari a +42% sull'anno precedente. Più che raddoppiati i Siriani - da 50mila a 123mila - che, da soli, costituiscono il 20% del totale dei profughi.

È l'incipit del rapporto Eurostat sui rifugiati nell'UE nel 2014, pubblicato lo scorso 20 marzo.

Una fotografia oggettiva, fuori dalle propagande in un senso o nell'altro, dove vengono analizzate anche le situazioni nei singoli Stati europei.

Scorrendo le tabelle, ad esempio, si scopre che l'Italia è al terzo posto per numero di profughi ospitati (64.600, pari al 10% del totale), preceduta dalla piccola Svezia (81.200, 13%) e dalla Germania, che guida la peculiare classifica con ben 202.700 ospiti, pari al 32% del totale dei rifugiati in UE. 

Ma è, in effetti, il Bel Paese che registra il maggior incremento di richieste nel 2014 rispetto all'anno precedente: un +143% che supera di poco il +126% dell'Ungheria. Ma anche Germania e Svezia, rispettivamente con aumenti del 60 e del 50 percento, hanno dovuto fare i conti con un consistente maggior numero di arrivi.

Quindi, visto il balzo all'insù dei richiedenti asilo in Italia, l'allarme "invasione" è giustificato? 

Mica tanto, se confrontiamo altri dati. Quale, ad esempio, il numero di richiedenti asilo in rapporto agli abitanti.

Scopriamo così che la nostra Nazione ospita 1,1 profugo ogni 1000 abitanti. Appena un po' sotto la media UE, che è di 1,2. Ma se anche per questo parametro stiliamo una "classifica", il risultato potrebbe sorprendere.

Nel continente europeo, la densità maggiore di rifugiati la troviamo in Svezia (8,4 ogni 1000 residenti), seguita da Ungheria (4,3), Austria (3,3), Malta (3,2), Svizzera (2,9), Danimarca (2,6), Norvegia (2,6), Germania (2,5), Belgio (2,1), Lussemburgo (2,1), Cipro (2,0), Liechtenstein (1,8), Olanda (1,6), Bulgaria (1,5). 

Poi arriva l'Italia: al 15° posto con una densità, appunto, di 1,1 profugo ogni 1000 abitanti. Praticamente, otto volte meno della Svezia, un terzo rispetto all'Austria, meno della metà in confronto alla Germania.


Altro aspetto interessante: in Europa, circa la metà dei richiedenti asilo lo ottiene in prima istanza. Le percentuali riferite ai singoli Stati naturalmente variano, anche in funzione della provenienza dei profughi o sedicenti tali.

In Italia, su 35.180 domande esaminate, 20.580 hanno avuto esito positivo: circa il 60%. In Olanda è stata riconosciuta protezione al 70% dei richiedenti e quasi all'80% in Svezia.
Più restrittivi in Germania (un po' oltre il 40%) e in Francia (poco più del 20% ed è uno dei pochi Stati che ha visto diminuire - del 5% - il flusso di rifugiati).

Ma, come si diceva, molto dipende dalle zone di provenienza che non sono le stesse per tutte le destinazioni europee. 

Ad esempio, la maggioranza relativa di coloro che si presentano alle autorità tedesche, danesi, maltesi e bulgare è Siriana, quando invece in Ungheria prevalgono flussi provenienti dal Kosovo, in Polonia da Russia e Ucraina

In Italia, le comunità più numerose provengono da Nigeria, Mali e Gambia, anche se, alla fine, sono gli originari del Pakistan a ottenere il maggior numero di riconoscimenti dello status di rifugiato.

A Trieste invece, in ragione della particolare posizione geografica, i profughi ospitati sono quasi esclusivamente siriani e afghani.

Qui sotto, potete consultare il report completo e tutti i dati sui richiedenti asilo in Europa.


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