Gli organi direttivi di NCD e UDC Trieste hanno espresso ieri la propria posizione e il loro impegno sulla vicenda del Porto Vecchio. Di seguito la sintesi.
"Ricordiamo come già nel 2007 – seconda giunta Dipiazza - approvammo la variante del Piano Regolatore che estende le destinazioni d'uso di Porto Vecchio."
"All'epoca, tutte le principali forze politiche si espressero favorevolmente. All'unanimità, senza distinzioni partitiche."
"Noi, oggi, confermiamo quella scelta e quello spirito che vide una città superare differenze ideologiche per condividere un obiettivo di assoluta importanza per Trieste."
"Proponiamo un “Piano Urban” per Porto Vecchio. È il modello virtuoso che ha consentito il recupero di Cittavecchia, ridotta a rudere impraticabile fino solo a 15 anni fa. Si tratta di attivare risorse europee che incentivino i privati a investire."
"Anche da un punto di vista “politico”, il Piano Urban è un esempio da seguire: nato con la giunta comunale Illy, proseguito e concluso con la giunta Dipiazza. Senza soluzione di continuità, con efficienza, addirittura con il riconoscimento di un premio da parte dell'UE per averlo realizzato in anticipo sui tempi programmati."
"Un meccanismo di questo tipo è, inoltre, la migliore garanzia per evitare speculazioni immobiliari fini a se stesse: si cofinanziano attività economiche e progetti realizzati, non meri acquisti di immobili sui quali, magari, poi non si pianterebbe un chiodo."
"Il fine è uno e fondamentale per Trieste: vedere al più presto insediate nel recuperato Porto Vecchio una molteplicità di nuove attività economiche. Che realizzino valore aggiunto e nuovi posti di lavoro per i Triestini. Posti veri, produttivi e stabili."
(La foto di questo post è di Massimo Silvano per Il Piccolo)
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