MULTA CON IL TELELASER: NON È VALIDA SE IL CARTELLO DI AVVISO È FISSO.
Interessante e giusta sentenza di un giudice di pace a Trieste. La pattuglia deve segnalare l'effettiva presenza con il cartello mobile.
Come è noto, le postazioni di rilevamento della velocità devono essere precedute da un cartello che avvisa l'automobilista della prossimità del controllo. Così sono spuntati, un po' dappertutto, cartelli fissi che annunciano tratti di strada lungo i quali potrebbero stazionare pattuglie munite di telelaser.
Interessante e giusta sentenza di un giudice di pace a Trieste. La pattuglia deve segnalare l'effettiva presenza con il cartello mobile.
Come è noto, le postazioni di rilevamento della velocità devono essere precedute da un cartello che avvisa l'automobilista della prossimità del controllo. Così sono spuntati, un po' dappertutto, cartelli fissi che annunciano tratti di strada lungo i quali potrebbero stazionare pattuglie munite di telelaser.
Potrebbero stazionare, appunto. Perché non è certo che la pattuglia sia davvero presente. Ma, anche se lo fosse e voi superaste il limite, la multa non sarebbe valida. Lo ha deciso un giudice di pace a Trieste, applicando un principio logico e configurando una forma di eccesso di potere da parte della Pubblica Amministrazione.
Infatti, se la postazione è mobile, anche il cartello di avviso dev'essere mobile. Deve, cioè, segnalare la EFFETTIVA presenza della pattuglia, non una semplice possibilità che questo avvenga.
Infatti, se la postazione è mobile, anche il cartello di avviso dev'essere mobile. Deve, cioè, segnalare la EFFETTIVA presenza della pattuglia, non una semplice possibilità che questo avvenga.
Quindi, come disposto dal Ministero dei Trasporti: a telelaser fisso corrisponde cartello di avviso fisso, a postazione mobile deve venir posizionato cartello MOBILE. E se questo secondo caso non si verifica, la multa va annullata.
Le prescrizioni del Codice della Strada vanno, ovviamente, osservate. E l'automobilista in questione ha, nei fatti, torto perché la violazione c'è stata davvero.
Ma lo scopo dei controlli dev'essere quello di far rispettare i limiti di velocità per motivi di sicurezza, non quello di far cassa tendendo agguati e ingannando l'automobilista.
Quindi: bravo giudice di pace! Un bel richiamo alla Pubblica Amministrazione, che per prima dovrebbe dare il buon esempio di osservanza delle norme.
Infatti: quale credibilità l'Ente pubblico può pretendere di avere se, per punire chi sgarra, utilizza a sua volta metodi che violano le regole?
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