5 giu 2014

GUERRA AI VANDALI: CHI ROMPE, PAGHI. CHÉ GLI EURO SONO I NOSTRI.

La statua di Italo Svevo in piazza Hortis a Trieste, 
deturpata dai vandali qualche tempo fa.

Danni che ci costano oltre 1 milione di euro l'anno. Di soldi nostri. Gli atti vandalici - dai graffiti ai danneggiamenti veri e propri - sono una piaga in ogni città. Trieste non fa eccezione, ma non per questo dobbiamo tollerare (e pagare) in silenzio.

Ho chiesto maggiori controlli, con pattuglie in borghese e sanzioni pesanti. In grado di ripagare il ripristino dei beni vandalizzati. Perché chi rompe e imbratta non lo fa per caso o incidentalmente, ma con dolo e idiozia. È quindi giusto che paghi costui, non tutti noi.

Qui sotto, il testo della mozione che verrà discussa in Consiglio comunale.

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Modifica al “Regolamento per la Gestione dei Rifiuti Urbani e la Pulizia del Territorio del Comune di Trieste” (D.C. n. 71 dd. 23.11.2010). 
Nuove sanzioni a carico dei responsabili di atti vandalici. 

Il Consiglio comunale di Trieste, 

rileva che il fenomeno degli imbrattamenti e danneggiamenti di beni pubblici e privati, attraverso scritte con vernici spray e altre tecniche, persiste e non appare diminuire; 

considera particolarmente odioso il fatto che ad essere oggetto di atti vandalici siano anche i giochi per bambini installati in parchi e giardini aperti al pubblico; 

ha appurato che il costo a carico della collettività per ripristinare beni, suppellettili, elementi di arredo urbano danneggiati o deturpati supera il milione di euro l’anno; 

prende atto che l’art. 635 del C.P. prevede misure anche detentive nei confronti dei responsabili di atti vandalici, ma rileva che la classificazione fra i reati penali non sembra sortire effetti deterrenti e, comunque, non risarcisce efficacemente la Pubblica Amministrazione, ovvero i cittadini tutti, dei danni subiti; 

rileva che, a seguito della decadenza per sentenza di precedenti ordinanze sindacali nelle quali venivano previste pesanti sanzioni pecuniarie a carico dei responsabili di atti vandalici, non sono attualmente in vigore strumenti regolamentari comunali appropriati a sanzionare il fenomeno; 

ritiene quindi di implementare il “Regolamento per la Gestione dei Rifiuti Urbani e la Pulizia del Territorio del Comune di Trieste”, approvato con D.C. 71 dd. 23.11.2010, con uno specifico articolo che evidenzi il divieto di imbrattamento e danneggiamento di ogni bene pubblico, prevedendo una contestuale, appropriata sanzione per i trasgressori, e pertanto 

il Consiglio comunale di Trieste impegna il Sindaco e la Giunta 

a predisporre e sottoporre all’approvazione del Consiglio comunale, una modifica al “Regolamento per la Gestione dei Rifiuti Urbani e la Pulizia del Territorio del Comune di Trieste” secondo i criteri citati in premessa, prevedendo per i trasgressori, responsabili di atti vandalici, una sanzione minima di euro 3.000,00, massima di euro 18.000,00 e un pagamento in misura ridotta pari a euro 6.000,00

Paolo Rovis 
Capogruppo PDL
Nuovo Centro Destra 
Comune di Trieste

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