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BUFALE E TESTI FREGATI AD ALTRI DIFFUSI DAL VICESEGRETARIO DEL PARTITO SOCIALISTA. E ANCHE "IL PICCOLO" CI CASCA.


Prodigi del web. Bufale colossali fatte "girare" ad arte che assurgono a verità assolute. Testi autografi sottratti al legittimo autore e fatti propri dal "manolesta" di turno, previa sostituzione della firma originale. Il web è anche questo: scorrettezza e smania di apparire, senza fare fatica.

Niente di nuovo, si dirà. Ma le pratiche descritte diventano degne di evidenziazione se a metterle in atto è il vicesegretario triestino del Partito Socialista Italiano. Si, il partito che sta festeggiando i 120 anni di vita e il cui simbolo rimanda a gente del calibro di De Martino, Mancini, Nenni, Craxi. Sui quali tutto si può dire, ma non che nell'età matura copiassero da altri i propri interventi. 

Se poi a prendere per buone e a dar seguito inconsapevolmente a bufale e plagi è il quotidiano triestino "Il Piccolo", offrendo ospitalità sulla seguitissima pagina delle "Segnalazioni", allora la storia merita di venire raccontata e circostanziata.

I fatti. Chi frequenta i social network si sarà imbattuto più volte nell'elenco delle mirabolanti - e false - imprese attribuite al presidente francese Francois Hollande. Vi risparmio i dettagli. Basti sapere che, secondo l'anonimo burlone autore della bufala, in 56 giorni avrebbe risolto praticamente tutti i mali della Francia. Al vicesegretario del Garofano brillano gli occhi: legge, copia, incolla, ci mette sotto la propria firma - con assoluto sprezzo del ridicolo - e spedisce il tutto a "Il Piccolo". Che pubblica in bella evidenza (come del resto aveva fatto qualche settimana prima la redazione di "Repubblica"). Un successone mediatico per il nostro dirigente di partito che però in pubblico occulta il suo ruolo, preferendo firmarsi come "sociologo". Intanto, nei bar triestini sempre più deputati a lettura e commenti delle notizie stampate, i sogghigni si sprecano.


La bufala di Hollande su "Il Piccolo" del 25 luglio scorso.

Ma non basta. Il nostro, spinto dal successo e navigando nel web alla ricerca di spunti gratis, si imbatte in un articolo firmato da Sonia Carrera, pubblicato il 14 luglio scorso sul sito di informazione "WakeUp News". 

"Facebook spia le nostre conversazioni per prevenire il crimine" è il titolo dell'intervento. "Ma nessuno spia le mie mosse per prevenire i plagi" avrà pensato il vice del socialista Gianfranco Orel. Così, un bel copia e incolla senza cambiare nemmeno una virgola, una facile sostituzione della firma e un aggiornamento della data e il pezzo è pronto per venire spedito a "Il Piccolo". Che, di nuovo, pubblica!


L'articolo di cui il vicesegretario/sociologo si è impossessato (Il Piccolo, 14 agosto 2012) 


L'articolo originale (WakeUp News, 14 luglio 2012)

Avverto perciò i lettori: questo post verrà aggiornato ulteriormente, laddove la telenovela della bufala dovesse continuare a svilupparsi. Anche per tenervi aggiornati sul nuovo corso del Partito Socialista Italiano. Che dopo avere coraggiosamente abbandonato la falce e martello, evidentemente sta abbracciando il più moderno simbolismo del copia e incolla.

Nome e informazioni sul vicesegretario del Partito Socialista di Trieste, già fondatore e segretario dello sfortunato movimento "Trieste Giovane", nonché il suo profilo psicologico (!) li trovate... 

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2 commenti:

  1. Avevo letto la prima segnalazione... e visto ciò che avevano anche scritto in rete mi è sembrato strano pubblicassero una cosa simile... mah...

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  2. Dottor Rovis, volendo ci contatti in privato per farcelo notare (trova tutto l'occorrente sulla Home Page del sito). Non serve pubblicare questo post sulla nostra pagina di Facebook. Grazie. Saluti. Stefano Gallone, Wake Up News.

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