Quante volte abbiamo sentito ripetere, come un mantra, che a Trieste "il porto non funziona"? Che ci siano questioni da risolvere, ritardi da colmare, infrastrutture da costruire è vero. Come ovunque, del resto. Ma se guardiamo i numeri, tutti positivi e in controtendenza con la crisi globale, vediamo che qualcosa, invece, non solo funziona bene, ma lo fa meglio degli altri porti dell'Alto Adriatico. Sarà mica la volta buona che i disfattisti di professione rimangano senza lavoro...?
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Trieste, traffico container: giugno in crescita del 6,8%.
Maersk e Cma-Cgm potenziano con due nuove navi
il servizio diretto per il Far East.
il servizio diretto per il Far East.
di Riccardo Coretti
Il Piccolo, 9 luglio 2012
Ancora un segno positivo, stavolta un +6,8%, per il traffico container al Molo VII del porto, mentre Maersk e Cma-Cgm potenziano con due nuove navi il servizio diretto per il Far East.
Un altro mese record, quello di giugno, per Trieste marine terminal, società del gruppo facente capo a Pierluigi Maneschi. Evidentemente in tempi di crisi la clientela apprezza il cosiddetto “full service” offerto dal terminalista del Molo VII, dove sono a disposizione anche i treni per il Centro ed Est Europa.
«Uno dei motivi di crescita – conferma Fabrizio Zerbini, presidente e amministratore delegato di Tmt – è certamente da riferire alla globalità, all’affidabilità e la competitività dei costi del servizio offerto alle Compagnie di navigazione da Tmt e nella completa applicazione della funzione di “gateway“ di Trieste, per le destinazioni del Sud ed Est Europa e del Nord Est d’Italia».
Oltre ai servizi di terminal infatti al Molo VII si possono sfruttare anche quelli intermodali ferroviari, in collaborazione con Rail Cargo Austria (e la sua controllata Rail Cargo Italia) e con Alpe Adria. Proprio la questione dei collegamenti ferroviari e delle manovre interne al porto, però, potrebbe invece essere la causa della mancata crescita per quanto riguarda il traffico convenzionale, che ancora non riesce a sganciarsi dal trend della crisi.
Per quanto riguarda giugno, oltre alla crescita del +6,87% di teu (misura per conteggiare i contenitori) rispetto a giugno del 2011, va sottolineato che il primo semestre del 2012 fa segnare un +18,60% (sempre per i teu) sull'anno dei record e cioè il 2011.
Difficile fare previsioni (anche perché l'altalena delle tariffe non garantisce sempre maggiori ricavi a fronte di aumenti di traffico), ma le prospettive sembrano – ancora una volta – buone.
Le compagnie Maersk e Cma-Cgm hanno infatti deciso di inserire, sul servizio oceanico diretto con il Far East, due navi gemelle della Maersk Karlskrona per sostituire due navi più piccole: si tratta di unità da 319 metri e con capacità superiore ai 7400 teu.
Risultano intanto in crescita anche i volumi dell’altro servizio oceanico diretto, quello gestito congiuntamente da Evergreen, Hanjin, Mol e Yang Ming, così come i traffici degli altri principali clienti del terminal (Msc, Zim e Seago Line). Nelle prossime settimane sono attesi anche i dati per quanto riguarda i porti di Capodistria e Venezia.
Il primo, che si affida a statistiche trimestrali, è cresciuto del 2% nei primi tre mesi dell'anno, mentre il primo quadrimestre per Venezia ha fatto registrare un -2,7% (negativo anche il dato sul totale delle merci), sempre per quanto riguarda i container.
Un altro mese record, quello di giugno, per Trieste marine terminal, società del gruppo facente capo a Pierluigi Maneschi. Evidentemente in tempi di crisi la clientela apprezza il cosiddetto “full service” offerto dal terminalista del Molo VII, dove sono a disposizione anche i treni per il Centro ed Est Europa.
«Uno dei motivi di crescita – conferma Fabrizio Zerbini, presidente e amministratore delegato di Tmt – è certamente da riferire alla globalità, all’affidabilità e la competitività dei costi del servizio offerto alle Compagnie di navigazione da Tmt e nella completa applicazione della funzione di “gateway“ di Trieste, per le destinazioni del Sud ed Est Europa e del Nord Est d’Italia».
Oltre ai servizi di terminal infatti al Molo VII si possono sfruttare anche quelli intermodali ferroviari, in collaborazione con Rail Cargo Austria (e la sua controllata Rail Cargo Italia) e con Alpe Adria. Proprio la questione dei collegamenti ferroviari e delle manovre interne al porto, però, potrebbe invece essere la causa della mancata crescita per quanto riguarda il traffico convenzionale, che ancora non riesce a sganciarsi dal trend della crisi.
Per quanto riguarda giugno, oltre alla crescita del +6,87% di teu (misura per conteggiare i contenitori) rispetto a giugno del 2011, va sottolineato che il primo semestre del 2012 fa segnare un +18,60% (sempre per i teu) sull'anno dei record e cioè il 2011.
Difficile fare previsioni (anche perché l'altalena delle tariffe non garantisce sempre maggiori ricavi a fronte di aumenti di traffico), ma le prospettive sembrano – ancora una volta – buone.
Le compagnie Maersk e Cma-Cgm hanno infatti deciso di inserire, sul servizio oceanico diretto con il Far East, due navi gemelle della Maersk Karlskrona per sostituire due navi più piccole: si tratta di unità da 319 metri e con capacità superiore ai 7400 teu.
Risultano intanto in crescita anche i volumi dell’altro servizio oceanico diretto, quello gestito congiuntamente da Evergreen, Hanjin, Mol e Yang Ming, così come i traffici degli altri principali clienti del terminal (Msc, Zim e Seago Line). Nelle prossime settimane sono attesi anche i dati per quanto riguarda i porti di Capodistria e Venezia.
Il primo, che si affida a statistiche trimestrali, è cresciuto del 2% nei primi tre mesi dell'anno, mentre il primo quadrimestre per Venezia ha fatto registrare un -2,7% (negativo anche il dato sul totale delle merci), sempre per quanto riguarda i container.
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