DA SEL E LEGA NORD "NO" AI RIFIUTI CAMPANI SMALTITI A TRIESTE.
MA I LORO RAPPRESENTANTI NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DI ACEGAS-APS DANNO IL VIA LIBERA.
Scoppia la polemica sullo smaltimento nel termovalorizzatore
triestino di rifiuti provenienti dalla Campania.
Dai banchi del Consiglio
comunale, è il vendoliano Marino Sossi a preannunciare un esposto alla Procura
della Repubblica affinché indaghi sulla vicenda. Decisione che avrà provocato
qualche sobbalzo su una poltrona. Perché nel cda di AcegasAps Holding – la
società controllata dal Comune di Trieste, azionista di maggioranza assoluta
della multiutility che gestisce il termovalorizzatore – siede una fedele
compagna di partito dello stesso Sossi.
E’ l’avvocato Deborah Berton, candidata
di SEL agli scranni comunali nel 2011 (40 preferenze, non eletta). Dalla quale
però, nominata da Cosolini ai massimi vertici del gruppo AcegasAps in ossequio a spoil-system e manuale Cencelli, non
risultano pervenute obiezioni sulla scelta industriale di trattare a Trieste i
rifiuti campani. A dispetto di Sossi. Di più. Il suo ruolo è così influente che
avrebbe potuto bloccare l’operazione. Ma si è ben guardata dal farlo.
L’acronimo SEL – Sinistra Ecologia e Libertà – assume perciò dalle nostre parti
un inedito significato. La Sinistra è uguale dappertutto, l’Ecologia diventa
quella invocata da Sossi, per la Libertà (di fare business aziendale) ci pensa
l’avvocato Berton. Una perfetta evoluzione del partito “di lotta e di governo”.
Ma i compagni vendoliani trovano pronti emuli sulla sponda
opposta.
I padani di Bossi sono infatti sulla stessa linea: no ai rifiuti
campani, scrivono su Twitter. Ma chi troviamo fra coloro che hanno deciso che
invece si, smaltire l’immondizia napoletana è un business da cogliere al volo?
E’ Paolo Polidori, leghista doc, già candidato dal Carroccio alla presidenza
della Provincia. E attuale consigliere di amministrazione di AcegasAps spa, la
società direttamente beneficiaria dei proventi originati dall’acquisizione
della commessa campana. Ma nemmeno da parte sua si sono udite obiezioni
sull’attività che invece il suo partito contesta. E sì che avrebbe potuto
opporsi con efficacia, dall’alto del suo importante ruolo nella stanza dei
bottoni della multiutility. Ma non l’ha fatto.
Anche in questo caso, un partito
che lotta – su Twitter – ma che governa in modo opposto a palazzo Modello.
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