18 gen 2010

Carnevale: anche quest'anno ho detto NO alle bombolette spray!


TUTELA QUALITA’ E DECORO URBANO ANCHE A CARNEVALE.
DAL 6 AL 17 FEBBRAIO VIETATO L’UTILIZZO DI PRODOTTI SCHIUMOGENI NELLE ZONE PUBBLICHE DELLA CITTA’ INTERESSATE DA MANIFESTAZIONI CARNEVALESCHE.
L’ASSESSORE ROVIS EVIDENZIA LA VALIDITA’ E IL PERCHE’ DELLA SCELTA.

Dal 6 al 17 febbraio, nelle zone pubbliche della città interessate da manifestazioni carnevalesche è vietato l’utilizzo di prodotti schiumogeni di ogni tipo e sorta (bombolette, schiuma da barba ecc.) che possano imbrattare o molestare persone o cose. Vietato anche l’utilizzo di coriandoli spray o altri prodotti caratterizzati da sostanze che possono imbrattare le persone arrecando danno o molestia, o insudiciare il suolo e i beni esposti al pubblico.

E’ questo quanto prevede l’ordinanza comunale e la relativa delibera approvata oggi (lunedì 18 gennaio) dalla giunta municipale su proposta dell’assessore allo Sviluppo Economico e Turismo Paolo Rovis. Il provvedimento, valido su tutto il territorio comunale di Trieste, punta a tutelare anche a Carnevale la qualità ed il decoro urbano della città, evitando danni a persone o a cose. Per i trasgressori viene prevista una sanzione amministrativa di 300 euro, oltre alla rimozione di eventuali rifiuti e alla cessazione di comportamenti scorretti.

“Dopo la positiva esperienza dello scorso anno -ha spiegato l’assessore Paolo Rovis- abbiamo inteso ripetere questo provvedimento vietando nuovamente l’utilizzo di questi particolari prodotti che provocano danni d’imbrattamento ai monumenti, ma anche agli abiti dei passanti”.
“A Carnevale -ha concluso Rovis- chi vuole può divertirsi benissimo secondo tradizione, usando ad esempio i più tradizionali coriandoli, le stelle filanti, le trombette o quant’altro. E’ bene invece non utilizzare di quei prodotti schiumogeni o spray che possono danneggiare persone o cose e che arrecano danno e molestia ai passanti, anche insudiciando l’arredo pubblico urbano della nostra città”.

(Comunicato stampa a cura di Giovanni Cernoia, Ufficio Stampa del Comune di Trieste)

4 commenti:

  1. salve. A riguardo della qualità e del decoro urbano, avete fatto qualche ordinanza che obblighi i padroni dei cani a usare una bottiglietta d'acqua per "pulire " il punto in cui vi è stato l'orinare del cane? per esempio davanti a casa mia in soli 2 metri ci sono 6 scie di piscio.

    grazie

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  2. È un obbligo che probabilmente verrà proposto nel nuovo Regolamento di Igiene Urbana, sul quale si esprimerà il Consiglio comunale.

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  3. Sono stufo di vedere per marciapiede la troppa cacca dappertutto perche i loro padroni sono dei invicili, allora ho visto questo articolo che potrebbe interessarla e magari inotralo al Governo per una legge nazionale oppure una semplice ordinanza comunale.
    Ecco l'articolo
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    Le autorita’ di Tel Aviv infatti, stanche della maleducazione di alcuni proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei propri beniamini dai marciapiedi, hanno deciso di effettuare test del DNA sulle feci dei cani lasciate incautamente per strada, in modo da poter rintracciare il proprietario incivile per affligergli adeguate multe. Ovviamente cio’ e’ possibile solo istituendo una banca dati del DNA dei cani. La procedura e’ molto semplice: basta portare il proprio cane negli istituti pubblici di medicina veterinaria e qui tramite un semplice tampone salivare, sara’ prelevato ed inserito nella banca dati il DNA del cane con tanto di nominativo del proprietario.

    Ma la banca dati del genoma dei cani di Tel Aviv non ha il solo scopo di far ravvedere i proprietari maleducati. Grazie ad essa infatti sara’ anche possibile tenere sotto controllo il randagismo e avere un’idea delle malattie genetiche presenti nella popolazione canina.

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  4. Guardi, è una possibilità che conoscevo e che stiamo esaminando, anche per verificare la compatibilità con le leggi in vigore.

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