Turismo, Rovis (UATP): lavorando da assessore, +32% di arrivi e presenze a Trieste.
"Tutti ne parlano. Ma tra i candidati di ogni lista, sono l'unico che il Turismo a Trieste l'ha gestito davvero. Lavorandoci, ogni giorno. I numeri si possono migliorare ancora, ma servono competenze, non millanterie elettorali”.
TRIESTE, 18 maggio 2016. “Una crescita del 32% di arrivi, presenze e posti letto. La fioritura di strutture ricettive, complessivamente cresciute del 52%, con un boom di B&B (+180%) e ben 7 nuovi alberghi aperti in città. Sono i numeri del mio mandato come assessore al Turismo di Trieste fino al 2011. Questi dati costituiscono, per me, la base da cui ripartire”.
Così Paolo Rovis (capolista Un'Altra Trieste Popolare), nel rilevare che “sono l'unico, fra i candidati al Consiglio, ad aver ha già maturato esperienza amministrativa nel settore. Rispetto a tanti novelli "guru", che quotidianamente propinano soluzioni bizzarre, lascio parlare i fatti. Che descrivono una crescita senza precedenti durante gli anni del mio mandato. Il turismo è un'industria, il comparto deve essere gestito assieme ai nostri bravi operatori privati, con professionalità e competenze: l'estemporaneità non paga”.
Rovis, oltre ai dati positivi, ricorda la propria attività con l'istituzione del bus turistico a due piani, gli allestimenti natalizi fotografati da tutti, il battesimo di "Costa Favolosa", la promozione della città in Italia e nel mondo.
Aggiungendo che “qualcuno ritiene che aver fatto il turista fuori porta significhi capire di turismo. L'argomento è invece serissimo: turismo significa economia, imprese che lavorano, e quindi incremento dell'occupazione. Il turismo è un asset fondamentale per Trieste: non affidiamolo a chi lo brandisce solo come slogan elettorale e poi, alla prova dei fatti, non saprebbe da che parte girarsi”.
TRIESTE, 18 maggio 2016. “Una crescita del 32% di arrivi, presenze e posti letto. La fioritura di strutture ricettive, complessivamente cresciute del 52%, con un boom di B&B (+180%) e ben 7 nuovi alberghi aperti in città. Sono i numeri del mio mandato come assessore al Turismo di Trieste fino al 2011. Questi dati costituiscono, per me, la base da cui ripartire”.
Così Paolo Rovis (capolista Un'Altra Trieste Popolare), nel rilevare che “sono l'unico, fra i candidati al Consiglio, ad aver ha già maturato esperienza amministrativa nel settore. Rispetto a tanti novelli "guru", che quotidianamente propinano soluzioni bizzarre, lascio parlare i fatti. Che descrivono una crescita senza precedenti durante gli anni del mio mandato. Il turismo è un'industria, il comparto deve essere gestito assieme ai nostri bravi operatori privati, con professionalità e competenze: l'estemporaneità non paga”.
Rovis, oltre ai dati positivi, ricorda la propria attività con l'istituzione del bus turistico a due piani, gli allestimenti natalizi fotografati da tutti, il battesimo di "Costa Favolosa", la promozione della città in Italia e nel mondo.
Aggiungendo che “qualcuno ritiene che aver fatto il turista fuori porta significhi capire di turismo. L'argomento è invece serissimo: turismo significa economia, imprese che lavorano, e quindi incremento dell'occupazione. Il turismo è un asset fondamentale per Trieste: non affidiamolo a chi lo brandisce solo come slogan elettorale e poi, alla prova dei fatti, non saprebbe da che parte girarsi”.
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