10 apr 2015

NELLA STRAORDINARIA STORIA DI TRIESTE C'È ANCHE LA MEZZALUNA.

La cappella del cimitero ottomano, a Trieste.
A Trieste c'è un piccolo cimitero musulmano. Lo si trova dopo avere superato quello serbo e quello ebraico, in via Costalunga al civico 101. Venne eretto nel 1856 e confina con il vasto cimitero cattolico di Sant'Anna.

Accoglie le salme di molti militari della prima guerra mondiale e alcuni commercianti turchi, molto attivi a Trieste ai tempi dell'impero austroungarico. A quell'epoca risale, appunto, la costruzione del cimitero ottomano, inconfondibile con la sua guglia in rame e la mezzaluna sulla sommità.

Qui le Croci e la Mezzaluna si stagliano nel cielo assieme, a pochi metri di distanza.

C'è un giardino con un pozzo da cui attingere l'acqua per il lavaggio delle salme. L'asse della cappella e il lavacro sono rivolti verso la Mecca.

Quello di Trieste è l'unico luogo di sepoltura musulmana in Italia dove è permessa l'inumazione del corpo secondo la tradizione islamica.

Qui - racconta Nader Akkad, ingegnere siriano - riposa anche Abdullah Mehmet, detto Meto, che nel 1910 arrivò dalla Turchia per aprire un caffè in centro a Trieste. Meto lavorò poi al consolato turco, per diventare infine custode del cimitero. In forza di un'autorizzazione speciale, ora giace accanto a Gemma, la sua compagna triestina. Non musulmana.

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Questa è Trieste. La città che è cresciuta nei secoli accogliendo e dialogando con popoli, etnie, culture, religioni di mezza Europa e oltre.

La città dove Serbi, Croati, Bosniaci convivevano tranquillamente anche quando le rispettive nazioni erano in guerra fra loro. La città dei Greci e dei Turchi. Degli Albanesi e dei Romeni. Degli Italiani, degli Slavi, dei Tedeschi, dei Siriani e di tutti gli altri.

La città dei Cristiani, degli Ebrei, dei Musulmani, dei Buddisti e degli agnostici.

La città dove sventola, più orgoglioso che altrove, il Tricolore. Che qui segna ricercata appartenenza, non casuale destino. Trieste è la città dell'Alabarda in campo rosso, a rappresentare un'identità unica e forte. E sana, perché irrobustita da secolari, prolifici innesti.

Trieste non è solo una città, Trieste è una Storia. La nostra Storia. 
Da custodire con rispetto, da perpetuare con delicata armonia.
Una Storia di cultura e umanità, che nessun propagatore d'odio riuscirà mai a demolire.

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