L'articolo de "Il Piccolo" del 10 luglio 2013. |
Era necessario passare per un provvedimento "nordcoreano" prima di giungere a un testo di buon senso? La risposta è ovviamente "no".
Grazie alle segnalazioni su Facebook delle prime multe assurde, agli interventi del Popolo della Libertà e al malcontento popolare, la prima ordinanza è stata ritirata dopo solo un mese. Per far posto però a una seconda, appena di un soffio meno liberticida e quindi comunque irricevibile secondo legge e secondo normale buon senso.
Finalmente si giunge a una bozza di regolamentazione nella quale spariscono i ridicoli divieti di tenere semplicemente in mano una lattina o una bottiglia. Un testo ora ragionevole sul quale si può discutere in modo costruttivo per salvaguardare tre diritti: quello dei gestori dei locali di lavorare, quello della gente di incontrarsi e divertirsi, quello dei residenti e dei turisti negli alberghi di poter dormire la notte.
Intanto, voci di corridoio ma attendibili, raccontano di un intervento "informale" da parte di un autorevole organo dello Stato nei confronti del Comune. In cui si sarebbe "vivamente consigliato" il veloce ritiro di ordinanze che travalicano la legge. E la cui applicazione potrebbe dar luogo a spiacevoli conseguenze per l'Ente che le ha emesse.
Esattamente quanto dicevamo noi, insomma.
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