Grazie ancora, a ciascuna e ciascuno!
Fine digressione.
Elezioni regionali importanti, quelle che si terranno domenica 21 e lunedì 22 aprile. Che richiedono agli elettori scelte ponderate e attente. La crisi economica, innanzitutto. Feroce, persistente, spietata. Da affrontare con impegno, intelligenza, decisioni forti e coese.
Chi può dare queste garanzie a noi cittadini e imprese di Trieste e del Friuli Venezia Giulia?
Non Saverio Galluccio, del partito di Grillo. L'inesperienza totale sua e dei suoi candidati Consiglieri potrebbe anche rivelarsi innocua in tempi normali. Ma l'inadeguatezza nell'affrontare l'emergenza vera in cui ci troviamo sarebbe più che dannosa, letale.
Non Franco Bandelli, a capo di un movimento dedito più alla protesta che alla proposta. Un partito, il suo, che potrebbe rimanere sotto la soglia di sbarramento del 4% e quindi sparire. O, se anche la superasse, non otterrebbe assolutamente i voti necessari per avere la maggioranza in Consiglio.
Non Debora Serracchiani, del PD. Al di là delle sue proposte programmatiche, la candidata romana non ha più alle spalle né un partito, né una coalizione. Il terremoto e le ruvide divisioni interne del Partito Democratico - dimissioni di Bindi e Bersani, ritiro di Prodi dalla candidatura alla presidenza della Repubblica dopo essere stato fiocinato dai suoi - contagerebbero anche il Friuli Venezia Giulia. Provocando stalli, crisi politiche, litigi e immobilismo: esattamente l'opposto di quanto serve ai cittadini e alle imprese del Friuli Venezia Giulia.
Va rinnovata la fiducia a Renzo Tondo. Uomo pragmatico e concreto che ha già dimostrato come si possa fare bene usando buon senso, intelligenza, stretto contatto con il territorio. È stato efficace nei 5 anni trascorsi, sarà indispensabile contare su uno come lui per i prossimi cinque.
Ma la scelta cui siamo chiamati non si esaurisce con l'indicazione del presidente della Regione. C'è da formare anche la squadra che lo affiancherà. A Trieste, nel centrodestra che sostiene Tondo, aspirano al ruolo diverse persone che hanno titoli e meriti per farlo.
Il Popolo della Libertà schiera, per la circoscrizione di Trieste, nove candidati.
Alcuni di questi sono da tempo attivi e impegnati con il PdL. Lavorando bene, dimostrando capacità e competenza. Fra loro, ho scelto di sostenere un amico con il quale ho condiviso l'esperienza della giunta Dipiazza e dei lavori del Consiglio comunale.
È Claudio Giacomelli, giovane avvocato triestino, padre di famiglia, uomo leale e di saldi valori.
Ci siamo battuti insieme contro le aliquote IMU di Cosolini e contro la svendita di Acegas-Aps, a tutela delle famiglie e a favore delle piccole imprese del nostro territorio.
Claudio Giacomelli è uno che lavora, uno normale, uno di noi.
Non è prodotto dall'establishment, non è stato nominato per investitura da qualche "cerchio magico" ma i voti se li è sempre cercati e trovati, assieme alla stima di quanti lo conoscono.
È uno "nuovo" ma con esperienza amministrativa e politica, che sa cosa siano il lavoro, l'impegno, la correttezza.
Per questi, non esaustivi ma validi motivi, il mio suggerimento, in sintesi, è questo.
- Andate a votare, non delegate ad altri scelte decisive per Trieste e per la nostra Regione.
- Barrate, sulla scheda, il simbolo con l'aquila e quello del Popolo della Libertà a sostegno del presidente Renzo Tondo.
- Scrivete, nello spazio apposito a fianco del simbolo del PdL, il cognome "GIACOMELLI". Esprimerete così la vostra preferenza e sceglierete voi la persona da cui farvi rappresentare in Regione.
Potete farlo domenica 21 aprile dalle 8 alle 22 e lunedì 22 aprile dalle 7 alle 15.
Non dimenticavene, anche il vostro, singolo voto è importante per avere ancora un buon governo regionale e per innovare, con persone capaci e preparate, il Consiglio.
A vantaggio di tutti i cittadini e delle aziende di Trieste e del suo territorio.
Nessun commento:
Posta un commento
Il blog di Paolo Rovis.
Notizie, opinioni, politica.
A Trieste e nel Friuli Venezia Giulia.