OLTRE 25MILA METRI QUADRATI DI PARCO URBANO.
PRATI, ALBERATURE, AREE ATTREZZATE PER BAMBINI, ADULTI, ANZIANI, ANIMALI. PER RIDURRE IL CEMENTO, PER AUMENTARE LA QUALITÀ DELLA VITA.
Il comprensorio fieristico di Montebello ha concluso, con l'ultima edizione di TriestEspresso Expo, la sua funzione espositiva. Che farne? Escludiamo interventi "cementificatori" e ulteriore addensamento di unità abitative. E allora... un parco urbano! Una replica moderna del Giardino Pubblico di via Giulia. Le dimensioni sarebbero più o meno le stesse: circa 25mila metri quadrati di verde. Libero e attrezzato.
IL LUOGO.
Facilmente raggiungibile, servito da mezzi pubblici, inserito in un contesto urbano, a ridosso di zone densamente abitate. Attualmente occupato da capannoni fieristici, costruzioni leggere di facile demolizione.
DI CHI È L'AREA.
Un terzo dell'area è del Comune di Trieste. La parte rimanente appartiene alla società Fiera di Trieste SpA in liquidazione. Sono soci con il 25% a testa il Comune, la Provincia, La Camera di Commercio. La maggioranza - che decide - è perciò pubblica.
CON QUALI FONDI.
Un progetto già esistente per un parcheggio sotto il sedime del comprensorio prevede la creazione di 150 posti auto con scavi in galleria e ingresso da via Settefontane. Se realizzato con lo strumento del project-financing (realizzazione e gestione privata con corresponsione di interventi a beneficio pubblico) consentirebbe di finanziare, almeno in parte, l'intervento per il Parco. Il resto può venire reperito con dismissione, già programmata, di beni comunali inutilizzati.
PIAZZALE DE GASPERI.
Diventa tutt'uno con il Parco, includendo anche il tratto di carreggiata che ora lo separa dall'ingresso principale della Fiera. Una modifica alla viabilità che non crea alcun problema alla circolazione veicolare ma, anzi, la migliorerebbe eliminando due intersezioni stradali. Contestualmente, si riqualifica tutta l'area circostante, oggi disordinata e a tratti degradata.
IL PARCO.
Da progettare. Con ampie aree a prato fruibili, alberature, percorsi attrezzati, giochi, spazi per studio, lettura, tempo libero, spazio per sgambamento cani e altro.
QUANDO.
Con l'adozione del nuovo Piano Regolatore, prevista dalla giunta comunale entro il 2013. Finanziato con il Piano delle Opere 2013-2015.
CI PROVIAMO?
Da decenni a Trieste non si progettano aree verdi di dimensioni importanti. Tutti i piani regolatori succedutisi sono stati tesi a riempire spazi, non a liberarli. Cambiamo rotta. Riduciamo il cemento, aumentiamo la qualità della vita. Un nuovo Parco urbano è per tutti, per tutte le età, per tutti i giorni. Significa salute e meno inquinamento.
Una proposta che porterò avanti in Consiglio comunale, con atti puntuali e concreti. Chi vorrà sostenerla, con ogni forma, sarà il benvenuto e darà una mano a fare ancora più bella e accogliente la nostra Trieste.
E' da tempo che vedo che questa città si sta attrezzando per diventare sempre più solo ed esclusivamente residenziale, senza che ce ne sia nulla di male, ma uno spazio così grande potrebbe avere uno sviluppo più interessante secondo il mio modesto parere.
RispondiEliminaE' da tempo che l'economia conosciuta fino ad oggi sta andando a rotoli per vari motivi che non staremo qui a specificare.
Perché non iniziare a fare qualcosa di nuovo?
E' carino pensare a spazi verdi, su questo non ci piove.
Ma un parco verde, significa anche un fenomeno visto in piazze rimesse a nuovo, ossia un bivacco per persone senza uno scopo preciso, qualche volta poco decoro.
Perchè non pensare invece ad uno spazio per un parco dedicato al web?
Intendo dire che questi edifici possono essere destinati ad uno sviluppo di attività basate solo sul web, con tanto di incubazione per tutte queste start-up che potrebbero venire da tutta l'Italia e aprire una sede in Trieste.
Le start-up che avranno un capitale sociale di 1€, sappiamo che avranno vita molto dura, e perché non rendergli la vita più facile?
Lo scopo è di creare in futuro una realtà d'attrazione per uno sviluppo verde del web.
Un esempio può essere Google.
Che ne dite?
Bravo Paolo e un bravo anche al Sindaco che pubblicamente onora la tua idea. Bene così per una città migliore.
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