Anche importi non particolarmente rilevanti, ma da versare a precisa scadenza e in un'unica soluzione, posso rappresentare un problema per le micro-imprese triestine coinvolte nella crisi economica.
Il Comune potrebbe favorire il pagamento rateale delle bollette per artigiani e commercianti in difficoltà, senza costi per le casse pubbliche, istituendo un fondo di rotazione cui le nostre micro-imprese potrebbero accedere per dilazionare gli importi dovuti.
Sarebbe una misura piccola ma importante per molte aziende a conduzione famigliare.
Ho formulato la proposta che potete leggere qui sotto, con l'auspicio che la giunta Cosolini abbia la sensibilità di accoglierla e metterla in pratica, dimostrando così attenzione concreta verso gli artigiani e i commercianti che ogni giorno, con sempre maggior fatica, lavorano e impiegano personale.
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Mozione consiliare avente per oggetto:
“Istituzione di un fondo di rotazione utilizzabile da artigiani e commercianti per la rateizzazione delle bollette E.G.A. emesse da società del Gruppo AcegasAps.”
“Istituzione di un fondo di rotazione utilizzabile da artigiani e commercianti per la rateizzazione delle bollette E.G.A. emesse da società del Gruppo AcegasAps.”
Il Consiglio comunale di Trieste,
premesso che
premesso che
con l’acuirsi degli effetti della crisi economica molte aziende artigianali e commerciali vivono situazioni di difficoltà, che si manifestano con un calo del fatturato – e quindi con una maggiore incidenza dei costi fissi sui propri bilanci - e con la mancanza di liquidità;
le ditte individuali, le società di persone e, più in generale, tutte le micro-imprese hanno una oggettiva difficoltà di accesso al credito bancario con conseguente, frequente impossibilità di far fronte a tutti i propri impegni finanziari, in particolare quando si tratta di esborsi consistenti da effettuarsi in un’unica soluzione;
rilevato che
a fronte di un aumento dei casi di difficoltà nei pagamenti delle bollette E.G.A., determinati da oggettiva indisponibilità finanziaria, gli strumenti agevolativi a disposizione delle aziende fornitrici di energia elettrica e gas operanti nel mercato di “maggior tutela” sono limitati a quanto previsto dall’art. 13 della deliberazione 28 dicembre 1999, n. 200/99 come modificata dalla deliberazione 14 luglio 2006, n. 148/06 dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, e come tali molto spesso insufficienti a dare effettiva e sostanziale risposta alle esigenze di rateizzazione degli importi a debito delle micro-imprese;
ritenuto che
il Comune di Trieste, coerentemente con i propri fini statutari, debba attivarsi, per quanto nelle proprie possibilità, a sostegno delle micro-imprese artigianali e commerciali del nostro territorio, anche in ragione del fatto di rivestire il ruolo di socio di riferimento del Gruppo AcegasAps, in quanto azionista di maggioranza della società AcegasAps Holding srl,
impegna il Sindaco e la Giunta
a istituire un apposito fondo di rotazione, riservato alle ditte individuali e alle società di persone operanti nell’artigianato e nel commercio, fruitrici del servizio di “maggior tutela”, da utilizzarsi nei casi diversi da quelli contemplati dalle disposizioni di cui all’art. 13 della deliberazione 28 dicembre 1999, n. 200/99 come modificata dalla deliberazione 14 luglio 2006, n. 148/06 dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, per finanziare la rateizzazione degli importi dovuti dalle citate realtà economiche alle società del Gruppo AcegasAps.
Paolo Rovis
Trieste, 1 settembre 2011
se funziona, allora xe ossigeno per tanti.
RispondiEliminaSo di conguagli dopo 33 mesi di acconti per importi superiori a 11.000,00 €
Oramai la vicenda è pianificata, ma seguirò volentieri l'iter
È stata bocciata dal centrosinistra con motivazioni pretestuose.
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