18 ott 2009

Turismo e Cultura: vince Trieste!

Un chiaro e forte messaggio indirizzato in primo luogo alla Regione Friuli Venezia Giulia e a “Turismo FVG” - oltre che agli albergatori e alle altre categorie operanti nel campo dell’accoglienza turistica, per indurle a una maggior fiducia e capacità propositiva – è stato lanciato stamattina dal Salone degli Incanti sulle Rive di Trieste (ex Pescheria), dove ha avuto luogo una conferenza stampa degli Assessori comunali allo Sviluppo Economico e Turismo Paolo Rovis e alle Politiche Culturali Massimo Greco, tutta incentrata sul raffronto tra la costante e duratura crescita del turismo su Trieste da un lato e, viceversa, il deciso decremento dei finanziamenti regionali per la cultura a tutto sfavore del Capoluogo – pur premiando invece altre località del vicino Friuli – dall’altro.

Iniziando con lo snocciolare tutta una serie di dati più che positivi, nel corso di un incontro con la stampa non a caso intitolato "Turismo e cultura: vince Trieste", l’Assessore Rovis ha aperto esponendo uno scenario di sviluppo che lui stesso ha definito “dai numeri eclatanti”: un + 12,8% di presenze di turisti a Trieste, nel periodo 1 gennaio-15 settembre, rispetto a un 2008 che peraltro già presentava percentuali in crescita sul 2007; dato che sale però ulteriormente, fino al + 18%, considerando il solo periodo estivo (maggio-settembre) - e quindi pur senza i dati del successivo massiccio afflusso registrato nei giorni della Barcolana ! -.

Numeri questi che, facendo registrare tassi di crescita a Trieste di gran lunga superiori a quelli delle località turistiche per antonomasia della regione (Grado-Aquileia-Palmanova e Lignano) e della stessa media regionale complessiva, e giungendo addirittura a infrangere per la prima volta dei tabù assoluti superando ad esempio proprio Grado, sia pur di poco, sulle cifre degli arrivi totali nell’arco dell’anno, fatto mai avvenuto in precedenza; ed evidenziando inoltre – fatto questo fondamentale - non solo un dato occasionale ed episodico ma una tendenza netta e costante di incremento, ebbene – ha sottolineato Rovis – “ci si chiede a questo punto quale sia la località davvero trainante dell’economia turistica del Friuli Venezia Giulia!”

Essendo anche interessante in proposito – ha affermato ancora Rovis – osservare come l’area del territorio comunale di Trieste, secondo le statistiche fornite dalla stessa Agenzia “Turismo FVG”, attragga un turismo più ricco rispetto al resto della Regione. E ciò in base a una precisa graduatoria che vede arrivare a Trieste turisti provenienti nell’ordine innanzitutto da Austria e Germania, e poi da Inghilterra, Francia, Stati Uniti d’America, Svizzera e Liechtenstein, Spagna, Croazia, Australia ecc., laddove il resto della Regione, subito dopo le “tradizionali” Austria e Germania, vede invece posizionarsi le certamente meno facoltose Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca.

Ma allora, in presenza di tutti questi dati assodati e “certificati” dalla stessa Regione – oltre a quelli rilevati dal Comune, quali la costante crescita di strutture ricettive di ogni livello e categoria, dagli alberghi ai bed & breakfast, con incremento notevole della disponibilità di stanze e posti letto -, “come mai – si sono chiesti Rovis e Greco – gli impegni finanziari regionali a sostegno della promozione turistica sono calati nell’ultimo anno di ben il 60% per quanto riguarda la quota riservata a Trieste, diversamente da quanto avvenuto per le località del Friuli e laddove cospicui finanziamenti sono stati viceversa mantenuti per sedi come Villa Manin o per il Mittelfest di Cividale ???”.

Ha rincarato la dose l’Assessore alle Politiche Culturali Massimo Greco: “Anche nelle sedi museali e in occasione delle qualificate mostre realizzate dal Comune di Trieste – ha detto Greco – i numeri parlano e, in maniera più che eloquente, vanno a sposarsi perfettamente con le cifre della presenza turistica”. Ecco i principali tra i dati citati da Greco: mostra su Leonor Fini al Museo Revoltella 15.934 visitatori con una media di 179 al giorno; mostra su I Serbi a Trieste al Castello di San Giusto 18.295 visitatori con una media giornaliera di 201 (ma in visita al solo Castello altri 26287, con media di 289 !); la mostra su “Le Vele di Franco Pace” (il noto fotografo triestino di barche, regate e scafi d’epoca) al Salone degli Incanti con finora ben 33553 visitatori, 987 al giorno, e quindi un grandissimo successo; entusiasmante poi l’ultimo dato estrapolato nei soli 3 giorni della “Barcolana” con un’affluenza di ben 16.543 visitatori nel complesso delle mostre e dei Civici Musei (con una media quindi di 5514 ingressi al giorno !). Interessantissimo e molto significativo in proposito il raffronto con il 2008, dove, sempre nei tre giorni della Barcolana, si registrarono 1035 visitatori complessivi, con una media di 345 al giorno. “Perciò, pur scontando – ha precisato Greco – il grande impatto che, ovviamente anche in questi giorni, ha avuto la bella mostra di Franco Pace, in un punto “strategico” con l’ex Pescheria, resta senz’altro il fatto che quest’anno i visitatori alle nostre mostre e musei sono decisamente aumentati, ed essendo in molta parte da fuori Trieste stanno anch’essi a rappresentare il successo e il fascino del richiamo culturale triestino per quanto concerne il movimento turistico verso la nostra città.”

“In conclusione – hanno affermato all’unisono Greco e Rovis – appare evidente come il caposaldo della cultura nella nostra Regione, e il “polo” turistico più “attrattivo”, sia proprio Trieste, cioè il Capoluogo regionale, per cui risulta difficile comprendere come mai alla nostra realtà, che pur sa compiere notevoli sforzi per “auto-sostenere” le diverse iniziative e manifestazioni anche grazie all’indispensabile supporto di attenti e sensibili sponsor locali, e pur sa promuoversi verso l’esterno quasi sempre con le sole proprie forze (ma, come abbiamo visto, comunque con buon risultato!), venga negato dalla nostra Regione quell’ulteriore appoggio, che non viene invece lesinato ad altri, e che potrebbe altrimenti rappresentare la “marcia in più”, il fondamentale “volano” per lanciare ancora più in alto il turismo e la cultura triestini, a beneficio, in definitiva, dell’intera Regione.”

“Non è accettabile che dal riparto dei fondi per la cultura e il turismo nella Finanziaria regionale Trieste venga ancora penalizzata – hanno ancora rimarcato Greco e Rovis –. E sarebbe ben triste – ha osservato in particolare Massimo Greco – se a “presiedere” la logica di questo riparto fosse il mero dato numerico della forza demografica e non anche quello dei risultati ottenuti!”

“E, per tutto quanto abbiamo visto, non è più possibile che in questa Regione vengano considerate “località turistiche” soltanto Lignano e Grado ! – ha aggiunto Paolo Rovis –.

“Dall’Amministrazione Regionale – hanno concluso Rovis e Greco – Trieste non può più venir considerata come una “realtà residuale” per quanto concerne cultura e turismo. Venga invece finalmente compresa e di conseguenza trattata come la protagonista che, anche in questi settori, di fatto e dati alla mano risulta essere!”.

Nell’occasione, in chiusura di conferenza, è stata anche presentata una nuova e attraente “brochure” curata dal Settore Turismo del Comune e intitolata “Trieste nel cuore della Mitteleuropa” che illustra la nostra città assieme alle principali località e realtà turistiche delle regioni circostanti e dell’Alpe Adria.

Comunicato a cura di Fulvio Sabo, Ufficio Stampa del Comune di Trieste.

8 commenti:

  1. Fuori trieste secca dirlo ma non sanno neanche dove siamo ( in Italia l'ignoranza e i luoghi comuni dilagano e Trieste per qualche motivo è stata esclusa dalla memoria collettiva, solo un'elite la conosce è una triste realtà. Per gli altri milioni barletta o carugate sono molto più conosciute di Trieste

    Temo che quasi nessuno sa delle nostre mostre ( che non definirei eccezionali, spesso sono di livelli forse "rionali".., scusate la sincerità. Purtroppo uso guardarmi attorno con altre realtà e non sono fossilizzato al discorso a trieste "gavemo tuto e più bel". Già Treviso fa mostre che qui ci sognamo, e le reclamizza splendidamente. Comunque il poco sarà meglio di niente, meglio che la sala vuota.

    Camiando argomento : una carta trasporti per turisti ? la cosa esiste in mezzo mondo qui non se ne parla per niente: mobility card per turisti : Faccio l'esempio del Sudtirolo costa 15 euro per 3 giorni vai in treno bus barca funivia. Qui da noi se vai col 36 a miramare biglietto bus urbano, se vai a duino bus apt extraurbano se poi prendi il 42 per la grotta gigante l'urbano, se vuoi tornare in barca biglietto a bordo, un po' scomodo, specie perchè ogni mezzo ha sistemi diversi e il turista non capisce l'italiano figuriamoci.

    A proposito tantissimi austriaci e tedeschi seduti a tavola ma il menu in tedesco a Trieste e provincia è raro come il quadrifoglio

    RispondiElimina
  2. Beh, c'è da lavorare ancora molto, mai detto che "siamo arrivati".

    In ogni caso, un +12,8% di turisti registrato a Trieste nei primi nove mesi del 2009 le altre città se lo sognano.

    Per quanto ai menù plurilingue ha ragione, certo che i primi che dovrebbero pensarci, per diretto interesse, sono proprio i ristoratori..

    RispondiElimina
  3. Qualcosa si sta facendo ma se la valutiamo professionalmente mi permetto di dire che: 1)Il turismo è legato alla comunicazione e al marketing; 2) Sono direttamente influenzati dalle iniziative territoriali (eventi, musica, cultura, ecc..), 3) Quindi dal coordinamento e dalla validità delle stesse e soprattutto da scelte in linea con le aspettative e quindi coraggiose. 4)Le risorse economiche, proprio per il fatto che sono in contrazione, vengono male investite, privilegiando il criterio di accontentare un pò tutti per ovvia convenienza elettorale. Ci vuole professionalità e soprattutto programmazione per risultati degni di nota. buon lavoro

    RispondiElimina
  4. Sono pienamente d'accordo. Il problema è che sono d'accordo solo io.

    RispondiElimina
  5. Caro Assessore la ringrazio per le possibilità e approfitto ancora del fatto che ha messo questo strumento a disposizione di noi cittadini..Che ne dice dell'Ursus? Perchè non vi andate a vedere la città dall'alto o dal Ponterosso o dalle Rive o dal mare o da qualunque parte dove si abbia una visione delle Rive e del Porto Vecchio e non vi immaginate il panorama senza questo "catafalco" incombente? Alcuni amici di Verona, domenica mi hanno chiesto turbati che cosa fosse e che cosa facesse questo mostro di ferro nel bel mezzo della città... ne ho decantato il passato e il fatto che mio padre nei suoi ultimi anni di navigazione ne abbia anche assunto il comando in occasione della posa dei tubi del condotto della fognatura ... invece molti - io compreso - lo percepiscono come il simbolo dell'immobilismo attuale nei confronti del Porto Vecchio, della nostalgia per il glorioso passato portuale della città, dell'incapacità di cambiare... studiatevi la simbologia e la psicologia, ma è proprio così...a meno che non venga restaurato e impiegato come "belvedere" o museo, ma ci vogliono un sacco di soldi che attualmente non ci sono, quindi per piacere trasferitelo in una delle tante banchine vuote del Porto Nuovo in attesa di tempi migliori. Non voglio sapere quanto danaro pubblico è costato finora, ma la prego provate a guardare le cose sotto vari punti di vista...compreso il fatto che se dovesse imbarcare acqua o succedere qualcosa chi lo sposta? Grazie
    PS:per quanto riguarda eventi e cultura visto che si dichiara d'accordo con il mio post del 23 dicembre sono convinto che qualcosa si possa fare ... ma dipende come al solito da Voi politici, che dovete cambiare marcia e visione delle cose ... come con l'Ursus...Io qualche idea c'è l'ho ma aspetto un appuntamento da parte della Sua Segreteria da più di due mesi, forse tre ... Buon lavoro Riccardo Bonetti - Triesteventi S.r.l.

    RispondiElimina
  6. L'Ursus può diventare una risorsa e un'attrazione, sia dal punto di vista culturale che turistico.
    Va ovviamente restaurato ed adattato e per farlo servono denari che in questo periodo è piuttosto difficile reperire. Non sarebbe male se si riuscisse a festeggiare il centesimo compleanno del pontone - nel 2014 - con il restauro e la piena fruibilità del pubblico.
    Per l'appuntamento - se è passato così tanto tempo - mi scuso, avverto la segreteria che è efficiente ma siamo davvero oberati dagli impegni.

    RispondiElimina
  7. Ma se siete così impegnati vuol dire che state facendo qualcosa per questa città o andiamo avanti coi mercatini,fierette e cose varie che non portano a nulla a questa città tranne che a qualche interessato???????????????????

    RispondiElimina
  8. Quindi? Al Molo 4° fino al 2014?

    RispondiElimina

Il blog di Paolo Rovis.
Notizie, opinioni, politica.
A Trieste e nel Friuli Venezia Giulia.